In seguito al Consiglio Federale di queste ore, il numero uno della FIGC Gabriele Gravina ha approvato le nuove norme di iscrizione ai campionati, incrociate con le operazioni di mercato. Tradotto, sarà ancora l’indice di liquidità uno dei parametri stringenti per i club della nostra Serie A. L’obiettivo – scrive La Gazzetta Dello Sport – è mettere in sicurezza il sistema e dare alle squadre il tempo di adattarsi alla novità.
Le norme
Saranno verificati i pagamenti fiscali, contributivi e degli stipendi, con anche vincoli per operare sul mercato in cui sopravviverà l’indice di liquidità. Per la prossima stagione sarà di 0,6 per la Serie A e dello 0,7 per B e C: dal 2024 si passa allo 0,7 per tutti, l’anno dopo 0,8. L’indice di indebitamento è fissato a 1,2, mentre il parametro del Costo del Lavoro Allargato, allo 0,8, con abbassamento a 0,7 dal 2025-2026.
Riforma dei campionati
Questa è una partita decisamente più complicata. Si attende una risposta dalle leghe professionistiche che però faticano a mettersi d’accordo. Nonostante il presidente della Lega B Balata spinga per farla subito, secondo Gravina serve prima una rivoluzione culturale.
OBIETTIVO INVERTIRE LA ROTTA: 3 JOLLY ANCORA PRIMA DELLA PAUSA
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