4 Novembre 2022 - 09:22

Kiwior: “Voglio migliorarmi e salvare lo Spezia col sogno Mondiale”

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A poche ore da Milan-Spezia parla uno dei simboli della formazione aquilotta, quel Jakub Kiwior che piace a molti non solo in Italia. Un vero e proprio baluardo difensivo, consapevole della forza sua e di squadra, tanto che “la sconfitta con la Fiorentina ci ha lasciato l’amaro in bocca perché non meritavamo di uscire senza punti. Quel finale così amaro ci deve aiutare a crescere velocemente” dice.

Veterano

Gioca come se fosse molto più che ventenne il polacco, che già a 16 anni era all’Anderlecht, per un distacco precoce da casa. Un esperienza che lo ha arricchito, anche grazie al padre, che ha deciso di chiudere l’azienda edilizi per seguire il figlio in Belgio. Grande attenzione a palleggio, impostazione e velocità le cose imparate, in un insegnamento volto al gioco collettivo. E adesso in difesa Kiwior è un leader: “Cerco di dare sempre il massimo per aiutare la squadra, non parlo molto ma mi piace essere pratico” racconta. Il suo ruolo è difensore, ma ricordiamo tutti come bene si disimpegnò l’anno scorso in zona mediana, una posizione che gli è piaciuta: “Mi ci sono trovato bene sin da ragazzino, per me non era una novità anche se oggi sono a tutti gli effetti un difensore. In seguito alle esigenze del momento arrivò la richiesta e risposi presente. Penso di aver giocato un buon campionato, ora sto lavorando sodo per migliorare da centrale difensivo“.

Sogno Mondiale

E con il Qatar alle porte Kiwior non può che pensare a quello, specie dopo gli elogi di Lewandowski. “Gioca in uno dei club più forti al mondo, un sogno per tanti. Ma ora non ci penso, sono concentrato qui ma posso dire che le sue parole mi hanno reso molto orgoglioso e mi hanno dato una grande spinta a migliorarmi. Penso solo allo Spezia, alla salvezza e a poter giocare il Mondiale” spiega. Anche perché di fronte ci sarà l’Argentina di Messi. Ma l’emozione non è di casa per il giovane polacco: “Non penso agli avversari, il Mondiale è qualcosa che ogni calciatore vorrebbe vivere: difendere i colori della propria patria è qualcosa di unico e spero di farlo anche in Qatar“.

Colonia

Ci sono altri 13 giocatori di nazionalità polacca in Nazionale che militano in Serie A, dato che ormai fa della rappresentanza “italiana” una vera e propria colonia. “Non so se è perché ci si vive meglio, di sicuro in Polonia è il campionato più seguito” spiega. Ma proprio nel nostro Paese non sono mancati gli avversari di spessore: “Difficile dirne solo uno, ce ne sono tantissimi, come mi è capitato a livello internazionale” conclude.

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