Due partite alla pausa, fondamentali per arrivare al meglio alla lunga sosta. Al Picco va in scena Spezia-Udinese, una partita che non lascia scampo a interpretazioni: le Aquile vogliono tornare alla vittoria per scacciare la crisi di risultati che dura da più di un mese e mezzo. Un punto conquistato e cinque sconfitte, per una classifica che comincia a scricchiolare davvero.
Obbligati
C’è forte necessità di muovere la classifica, come ha ricordato lo stesso Gotti alla vigilia. Il diktat è soltanto uno: fare punti, perché dal canto suo lo Spezia la prestazione la mette sempre. Per il tecnico saranno due partite in cui valutare chi sta meglio, stante anche l’ottima notizia del rientro di Bastoni fra i convocati, giocatore fondamentale per la squadra. La Nazione sottolinea come anche in base a questo si faranno le dovute valutazioni soprattutto in vista di Verona, partita ancor più cruciale. Contro i gialloblu Verde dovrebbe partire dall’inizio (non oggi) e così come Bastoni e Gyasi, per ritrovare una assetto migliore nell’ultima gara prima del letargo.
Una maledizione
Anche l’edizione odierna di Repubblica tratta l’argomento, rivedendo nelle ultime prestazioni dello Spezia quella “sindrome Venezia” che perdeva tanti punti oltre il 90′. Non c’è solo questo, perché anche le pecche della squadra sono venute fuori, nonostante la prestazione non manchi mai. Bisognerà riflettere sulla gestione delle partite, specialmente negli ultimi minuti, mentre disattenzione in difesa, pochi cambi a centrocampo e in attacco fanno il resto. Il modulo forse non aiuta in una squadra che sembra aver smarrito un po’ di qualità. Gotti si giocherà molto già oggi contro l’Udinese – si legge – per una sorta di derby personale, contro una squadra anch’essa in crisi e senza vittorie da sette turni.