Un autentico choc quello vissuto in queste ore dall’AIA, il principale organo arbitrale italiano. Infatti, il procuratore capo Rosario D’Onofrio figura tra i 42 arrestati nell’operazione di due giorni fa della Guardia Di Finanza nell’ambito di un’indagine contro il traffico di stupefacenti fra Italia e Spagna. D’Onofrio era divenuto dirigente sotto la presidenza Nicchi e ha presentato subito nelle ore successive all’accaduto le sue dimissioni. L’AIA si è considerata parte lesa.
La ricostruzione
A D’Onofrio sono stati contestati i reati di associazione a delinquere e rischia il carcere secondo i giudici. Avrebbe effettuato anche personalmente consegne a mano durante il lockdown e si sarebbe occupato di traffici fra i due Paesi. Insomma, parte molto attiva nell’organizzazione. Il presidente della FIGC Gravina si è detto sconcertato sulla vicenda e ha richiesto al presidente Trentalange riscontro sulle modalità di selezione del Procuratore. La FIGC assumerà le decisioni necessarie a tutelare la sua reputazione.