Professionale, finalmente affidabile. Lo Spezia ritrova il vero Zoet fra i pali

“Da allenatore voglio sottolineare la grande capacità di Zoet nell’entrare a freddo facendosi trovare pronto. Vuol dire essere professionisti di grande livello“. Luca Gotti non ha mancato di riconoscere i meriti di Jeroen Zoet, portiere delle Aquile reduce da due giornate quantomeno “sballottate”. Come spesso ha fatto anche pubblicamente, il tecnico delle Aquile dimostra di saper riconoscere i meriti e le qualità dei suoi ragazzi, facendo capire quanto il suo ruolo non solo da stratega, ma anche da psicologo, sia fondamentale per arrivare agli obiettivi.

Subito pronto

E Jeroen c’è. Contro l’Udinese ha dovuto scaldarsi in fretta e furia perché Dragowski si è fermato nel riscaldamento: dentro dal 1′ in una gara delicata, un paio di interventi importanti e un gol beffardo subìto. Nel match del Bentegodi, per lui è stato ancora meno semplice. La partita con il Verona aveva un peso ancora maggiore, per la classifica, per il morale e anche per la difficoltà di entrare con negli occhi il tremendo infortunio del collega Dragowski. L’olandese non ha battuto ciglio, entrando in campo con la squadra in svantaggio e rispondendo alla grande al tiro di Lasagna nella ripresa. Una parata che gli è valsa una bella votazione sui quotidiani oggi in edicola e che testimonia la bontà dell’esperto estremo difensore di lottare per la causa.

Tocca a lui

E adesso? Con Drago ai box e il campionato fermo lo Spezia farà le sue valutazioni, ma lo Zoet rivisto in campo in queste due partite sembra poter dare la giusta affidabilità, forse in precedenza un po’ mancata. La sosta non gli giova per trovare continuità e il lungo tempo senza il ritmo partita per un portiere può essere il peggior male, ma ha dimostrato di aver lavorato bene e – soprattutto – di farsi trovare pronto sempre.

Che storia

E dire che per Zoet gli alti e bassi in casa Spezia non sono mai mancati. Arrivato nella stagione della promozione in Serie A, portato nel Golfo dal DG Meluso, l’ex PSV era partito titolare per poi perdere il posto a favore di Provedel dopo alcune prestazioni non esaltanti. La stessa cosa era successa anche nella scorsa annata: l’italiano nuovamente regredito nel ruolo di riserva, almeno per le prime sette partite prima di riprendersi nuovamente i gradi di primo. Una curiosità non da poco: l’avvicendamento avvenne proprio a Verona, esattamente come ieri. Ad oggi , il portiere ha prolungato il suo contratto con le Aquile fino al 2024, allungando la sua permanenza in Liguria. E chissà che ora non abbia anche modo di dimostrare davvero al massimo le sue qualità. 

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