L’impresa al Bentegodi sembra aver ridato il sorriso allo Spezia, che dopo un inizio di campionato molto complicato, trova finalmente la prima vittoria esterna. Le ultime due partite sono state per Gotti quello che per Thiago Motta era stata la sfida con il Torino nella passata stagione. Il punto di svolta del tecnico, come scrive La Nazione, è stato l’intervallo della sfida contro l’Udinese, dove decise di mettere Ampadu a centrocampo e Amian a completare il terzetto difensivo, per farlo agire come marcatore puro. Da quel momento è nata una solidità difensiva diversa, escludendo anche giocatori come Nikolaou. D’altronde non si poteva certamente fare a meno di Caldara, calciatore letteralmente rinato dopo la sfida di San Siro.
Ossigeno
La coperta a centrocampo si è finalmente riallungata con il rientro di Bastoni, con Gotti che ha deciso di confermare la non coesistenza di Ekdal e Bourabia per garantire più corsa ed interdizione. La resurrezione in attacco di Mbala Nzola è sicuramente una manna dal cielo e i numeri parlano per lui. I suoi sette gol che valgono come dei veri e propri macigni. Il merito va a Gotti per averlo rivitalizzato, capace di ricostruire un ragazzo moralmente distrutto, soprattutto per proprie colpe.
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