Giornata di presentazione per Sean Sogliano, che torna a ricoprire il ruolo di direttore sportivo dell’Hellas Verona. Una posizione già ricoperta in passato, dal 2012 al 2015, e che oggi torna di sua competenza nel tentativo di cambiare le sorti della stagione del Verona già a partire dal prossimo mercato. Di seguito le parti più importanti delle parole di Sogliano nella conferenza stampa di presentazione, riportate da Tuttomercatoweb.
Sono più emozionato della prima volta. Conservo tantissimi ricordi della mia prima esperienza qui. Se mi guardo attorno vedo delle maglie di giocatori che per me hanno voluto dire tanto e mi emoziono. Sono orgoglioso che il presidente mi abbia dato la fiducia: essere qui, in un momento in cui serve fare un’impresa, è un grande orgoglio. Arrivare in queste situazioni fa parte della mia vita: dopo Verona ho fatto delle scelte scomode, che probabilmente non hanno giovato alla mia carriera. Il fatto che sia qui mi dà molta carica e forza: il presidente sa che farò il possibile per aiutare l’Hellas a fare un’impresa molto difficile, vi dico che non vedo l’ora di parlare con la squadra, con lo staff e con Bocchetti. Si parte da lì. È un periodo particolare per prendere una decisione di qualsiasi natura nel mondo del calcio, con il Mondiale di mezzo. Parlerò con lui, con i giocatori e con il suo staff, in questo momento siamo tranquilli. Differenze con lo scorso anno? Un anno fa il Verona faceva un gol in più degli altri. Io qualche idea me la sono fatta su questa rosa, e probabilmente non la cambierò, ma devo prendermi del tempo per parlare con loro e capire cosa c’è nella loro testa. Il Verona ha avuto sempre un marchio di fabbrica: la corsa. E se la squadra corre è perché si allena forte. Voglio quindi capire cosa c’è nella loro testa: bisognerà tornare ad allenarsi, e poi iniziare a ragionare nel particolare. Mercato? Siamo a metà stagione e dunque uno deve fare delle scelte, per quanto azzardate possano essere. Dobbiamo fare un po’ di casino, prima di mollare proveremo molte cose. Cambiare qualche attaccante può essere un tentativo, dobbiamo vivere di sensazioni. Sono orgoglioso che il presidente mi abbia riportato qui. Non abbiamo discusso di progetti, oggi sarebbe fuori luogo: ovvio che mi piacerebbe costruire qualcosa insieme a questa società. Si tratta di dare tutto a una piazza che lo merita, poi sono sicuro che ci sarà un futuro, perché so cosa posso dare a questa società e so cosa ha dato lei a me.