L’ex Spezia Juan Ramos, oggi in forza al Penarol, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva del suo Uruguay, eliminato alla fase a gironi del Mondiale in Qatar non senza rimpianti. Non sono mancati, però, i riferimenti anche allo Spezia, con cui ha conquistato la Serie A e assaggiato l’esordio nel campionato di massimo livello. Queste le sue parole.
Uruguay
Sapevamo che non sarebbe stato un girone facile, ma mi aspettavo di passare il turno. Il risultato di Portogallo-Corea ci ha lasciato fuori, ho sentito le parole di qualche giocatore e gli episodi sono sicuramente un po’ al limite, ma l’arbitro ha deciso così. L’Uruguay non è uscito per quello, perché nelle prime due gare non ha mostrato il livello delle partite precedenti. Sul momento non è facile e magari a caldo ci si fa trasportare. Quella delle scelte Celeste è una grande domanda, ma se l’allenatore ha scelto così ci sarà un motivo: il dato di fatto è che avevamo tanti giocatori sopra una certa età e le squadre cambiano. Penso che il ricambio ci sia, più in certi ruoli che in altri. Quando si rimane fuori ai gironi è la somma di tutto.
Spezia nel cuore
Seguo ancora lo Spezia, quando riesco. In Uruguay si guarda tanto la Serie A e mi informo sempre: mi sento ancora con qualche compagno, anche se in molti sono cambiati. Ho una bella amicizia con Ferrer, ci sentiamo ogni tanto. Spero sempre che rimanga in Serie A e cresca ancora, magari puntando anche a qualcosa di più della salvezza. Italiano? Non mi aspettavo andasse in Europa, ma che facesse bene perché so come lavora. Ha sorpreso tutti, è un grande allenatore e in questi anni crescerà ancora e sarà in grado di migliorarsi con l’esperienza.