L’ex DG aquilotto Mauro Meluso, intervenuto ai microfoni di Radio Firenzeviola, ha parlato anche di alcuni calciatori oggi allo Spezia ricordando anche alcune istantanee della sua esperienza nel Golfo. In primis l’acquisto dalla Fiorentina in prestito di Saponara, che si rivelò determinante per la salvezza. Quello fu l’unico acquisto nell’inverno del primo anno in A delle Aquile, visto l’imminente cambio di proprietà da Volpi ai Platek, ma fu azzeccato: “Bravo Italiano a fargli tirare fuori le qualità, raggiungemmo una salvezza miracolosa. Lo Spezia si consolidò poi in Serie A ma quell’anno la squadra andava rifondata. Due giocatori sono arrivati in Nazionale, Pobega e Provedel. Molti ci davano per spacciati e invece facemmo un miracolo” racconta.
Talenti in maglia bianca
Meluso analizza poi anche i calciatori di maggiore talento dello Spezia, che potrebbero fare gola a molti sul mercato: “Ci sono diversi ragazzi con caratteristiche da medio-alta classifica. Tra questi dico Kiwior, che ha fatto un buon mondiale abbinando tecnica e fisicità. Verde e Agudelo possono consacrarsi definitivamente facendo uno step superiore rispetto allo Spezia, sono professionisti seri. Il colombiano è particolare: se lo vedi per strada pensi non sia un giocatore, invece ha tecnica e grande forza“. Poi un focus anche su Nzola, che Meluso portò in Liguria: “Ci ha dato qualche grattacapo ma lo abbiamo gestito come andava fatto. Si tratta di un ragazzo buono e anche se a volte esagera credo sia migliorato sotto questo aspetto. So che Italiano lo stimava molto sin dai tempi della B, ma io lo avevo tenuto sotto controllo anche quando era al Francavilla in C” ricorda.
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