Su La Nazione oggi in edicola è Nedo Sonetti ad analizzare i temi di Spezia-Atalanta. Una partita che rievoca in lui molti bei ricordi: sei anni nel Golfo, quattro a Bergamo da allenatore. Dal 1964 al 1967 fu calciatore con la maglia bianca, da allenatore sedette in panchina dal 1976 al 1979, con un terzo e un settimo posto in C. Inevitabile l’affetto per la Dea e per la città nerazzurra, ma ricordi indelebili restano anche della Liguria: su tutti lo striscione ‘Nedo e undici contro tutti‘ dedicatogli dalla tifoseria spezzina. E sulla partita il tecnico non ha dubbi: “La squadra di Gasperini è di primo piano anche a livello internazionale, lo Spezia non dovrà avere paura e giocare a viso aperto per provare a fare risultato“. E per uno Spezia che ci ha provato tanto in passato è meritato l’approdo nella massima serie. “Risultato giusto per una squadra, una società e una città che meritano queste prestigiose platee, oltre a far vedere ottime cose” le sue parole sul tema aquilotto.
Gli elogi non mancano anche per Vincenzo Italiano, “tecnico giovane e con buone prospettive per il futuro”. Infine, Sonetti si augura che lo Spezia possa centrare il suo scudetto, quello che vale la salvezza. Il campionato, però, sarà lungo e difficile.
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IL DOPPIO EX SOTTILI SCOMMETTE SULLE AQUILE