Contro la capolista non gira niente e si concretizza una nuova sconfitta. Tutto previsto? Probabile, viste assenze e problematiche varie, ma non si è visto nemmeno quello che ci si aspettava dalla città in un momento così delicato. Una partita che ha avuto equilibrio solo nei primi 45′, lasciando spazio poi a uno score largo favorito inevitabilmente da mancanze ed errori che non appartengono alla bella squadra che ammiravamo appena ripreso il campionato.
Che orrori
Ci sta concedere i tre punti a una squadra che sta ammazzando il campionato, ma questo Napoli non ha certo bisogno di regali. È infatti assai probabile che pure senza “aiutini” gli azzurri avrebbero alla fine portato a casa il bottino pieno vista la qualità soprattutto dei tre in avanti, ma a preoccupare sono le mancanze palesate dalle Aquile. L’errore di Reca che regala il rigore dopo nove secondi della ripresa è una leggerezza improponibile in una partita così, l’incomprensione fra Dragowski e Nikolaou sul raddoppio con Osimhen che sovrasta entrambi è eloquente, mentre è ancora più da horror l’impensabile dribbling tentato da Caldara su uno come Kvaratskhelia, che ha ovviamente ringraziato facendo insaccare il tris a Osimhen. È un momento in cui per lo Spezia non gira niente e ci sta nell’arco di un campionato: l’importante è mantenere la barra a dritta e quantomeno provare a tenere botta senza lasciarsi andare in attesa di tempi migliori.
Fattore Picco
Lo abbiamo raccontato a più riprese: in una partita come oggi – per molti forse già persa in partenza – serviva un ambiente da Picco, come quello che tante volte ha aiutato la squadra in campo. Ma questa volta – e dobbiamo dirlo, è una novità – tutto questo si è visto meno. La gente sugli spalti ha in molti momenti pensato a prendersela con Napoli e i suoi sostenitori, inneggiato al Vesuvio o addirittura sproloquiato sul compianto Maradona, facendo venire meno il sostegno che invece solitamente (ed è sempre stato così) la squadra ha sempre avuto. Al di là dei cori sfociati nel becero (che si commentano da soli) è importante sottolineare come serva prima di tutto spingere i giocatori della propria squadra in un momento difficile come quello attuale, invece di concentrarsi sugli avversari, che oltretutto portano poi a casa i tre punti. Il Picco deve essere una risorsa per lo Spezia come lo è stato nelle prime due stagioni e molte volte anche in questa ed è bene tenerlo sempre ben presente. Beninteso, i tifosi fanno i tifosi e i giornalisti fanno i giornalisti, ma remare tutti nella stessa direzione è più che mai delicato in un rapporto viscerale e caldo come quello che si vive in città: la permanenza in Serie A è troppo importante.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
LORIERI: “MOSTRATO CORAGGIO, PRENDIAMOCI IL BUONO. GLI ERRORI…”
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