Cancellare gli alibi, ricompattarsi e riprendere il cammino virtuoso che aveva portato lo Spezia, dopo il successo di Torino, ad avere ben nove punti di vantaggio dal Verona, ora ridotto a quattro. I numeri delle Aquile certificano la crisi: tre le sconfitte consecutive (quattro con la Coppa), ben sette i gol subiti e zero quello realizzati. Le ulteriori statistiche accrescono le preoccupazioni: con 17 reti realizzate la formazione aquilotta è tra le meno prolifiche del torneo, davanti solo a Cremonese e Sampdoria. La tenuta difensiva è allarmante con 35 reti subite, peggio hanno fatto solo la Salernitana (38), la Cremonese (37) e la Sampdoria (36). Le pesantissime assenze hanno, inevitabilmente, inciso nel rendimento della squadra bianca: sei contro la Roma, otto a Bologna , nove contro il Napoli. Lo stesso mister Luciano Spalletti ha riconosciuto che «quando mancano dieci elementi in una squadra la qualità è minore, perché non tutti i giocatori sono uguali». Anche se, sulla questione infortuni, non sono mancate le critiche circa l’impiego di Nzola e Holm a Bergamo in Coppa Italia, laddove ci si sarebbe aspettato un po’ di riposo preventivo per Mbala che, fino ad allora, aveva giocato ininterrottamente ben diciotto partite per 1597’, così come per lo svedese che, per ammissione dello stesso Gotti, «è alle prese con una problematica che deriva dalla pubalgia».
Mentalità diversa a Empoli
Ad Empoli la situazione sarà molto similare, considerando le sicure assenze di Zoet, Moutinho, Zurkowski, Kovalenko, Bastoni, Sala (infortunati) e Caldara e Ampadu (squalificati). L’unica strada percorribile è quella di ritrovare la compattezza dei tempi migliori gettando il cuore oltre l’ostacolo. Questa sarà probabilmente la settimana più complicata per Gotti e la sua truppa a fronte dell’assottigliarsi del margine di vantaggio dal Verona e in conseguenza delle ultime non esaltanti prestazioni. Come scrive La Nazione, l’unico modo per uscire indenne dal Castellani sarà puntare sulle doti tecniche di chi giocherà, ma anche sulla forza del gruppo attraverso un surplus di agonismo e spirito di sacrificio. Il tecnico aquilotto dovrà, gioco forza, varare una formazione rimaneggiata ma non per questo remissiva, tenendo presente che rientreranno Gyasi, Ekdal e Nzola.