“Tutti si dicono amici, ma pazzo chi se ne fida; nulla è più comune del nome, nulla più raro della cosa” sentenziò Jean De La Fontaine. Una frase che, come scrive La Repubblica, ruota ora nella testa di Luca Gotti, finito sulla graticola dopo l’incredibile pareggio di Empoli. Un patrimonio che chiunque avrebbe gestito con estrema tranquillità, ma che invece è andato sciupato al 94’ con il gol beffa di Vignato. Tre le colpe che vengono ascritte all’album del tecnico veneto: non aver sostituito nell’intervallo un irrequieto Esposito, già ammonito, che si è beccato un ingiusto secondo cartellino al 4’ del secondo tempo, aver arretrato il baricentro a parità numerica e soprattutto l’incapacità a gestire la palla nei minuti conclusivi di un match. Si tratta della settima rimonta subita nei finali di partita, che porta il totale dei punti persi in situazione di vantaggio a 12. Se domenica Gotti otterrà un risultato positivo contro la Juventus potrà restare sulla panchina, altrimenti è pronto a sostituirlo Semplici.
L’ombra di Semplici
“Un’ombra ben presto sarai” scrisse il calciofilo Osvaldo Soriano. Qui non si capisce se l’ombra è quella di Semplici che incombe sul Picco oppure quella di Gotti pronto a farsi da parte. Di certo uno sconosciuto Semplici, capelli stile Beatles, dopo due anni a Figline in serie D, venne assunto da Eduardo Macia alla guida della primavera viola nel lontano 2011. Il gentile allenatore veneto, pure lui reduce da una pesante operazione all’anca, si è trovato negli ultimi mesi in una situazione assai complessa tra infortuni, cessioni eclatanti come quella di Kiwior, rifacimento della rosa e debuttanti allo sbaraglio. Inoltre il direttore sportivo Macia ha puntato su giovani di belle speranze ( Esposito, Cipot, Krollis, Moutinho, Wisniewski), gente da tempo ai box (Zurkowski e Shomurodov), in un mercato detto appunto di riparazione in cui, di solito, imperversano le vecchie volpi e gli svincolati. Gotti si è trovato suo malgrado in un “ Cul- de- sac”, che ha portato a 4 sconfitte di seguito sino al pari ingrato di Empoli.