Dopo aver rassegnato le dimissioni da allenatore del Foggia, l’ex aquilotto Fabio Gallo ha rilasciato le prime dichiarazioni, spiegando i motivi che lo hanno portato a lasciare la panchina del club pugliese. Di seguito le parole di Gallo, riportate da L’Immediato.
Non posso accettare di essere messo sempre in discussione. Preferisco andarmene perché ho una dignità. Sono stato paragonato a Schettino? Credo sia necessario pesare meglio le parole. In quella circostanza sono morte 32 persone. Ci ho sempre messo la faccia. Sono un pazzo a lasciare da quarto in classifica ma la dignità viene prima di tutto. La mia mission è sempre stata quella di far giocare i giovani, ho lanciato Pessina e Maggiore. La mia educazione mi impone di essere corretto e rispettoso fino alla fine. Sono nato diritto e cercherò di morire diritto. Ritengo non ci siano più i presupposti per fare al meglio il mio lavoro. Il Ds Sapio ha riferito al mio procuratore che la società non era intenzionata a rinnovare il contratto e che, anzi, se avessi perso domenica sarei stato mandato via. È stata lesa la mia serenità. Accordi con altre squadre? Cazzate.