Ci sono storie che passano veloci, così, senza nemmeno pensarci. E lasciano il segno, fanno provare emozioni, sono quelle da raccontare. Chissà se Ivan Provedel lo potrà svelare al figlio in arrivo fra pochi mesi di come fosse ormai quasi certo di restare un altro anno in panchina, a guardare un Empoli ormai non più suo tentare di nuovo la scalata alla A. Chissà se quella chiamata dello Spezia, arrivata quando un altro calciomercato sembrava volgere al termine, non abbia invece rappresentato la classica scialuppa di salvataggio nel naufragio. E chissà, infine, se le considerazioni di “esperti” e “giudici” che lo avevano inesorabilmente bollato come inadeguato per la Serie A potranno presto essere rimangiate.
“Ho avuto la chance di giocarmi la A due anni fa e sono stato valutato poco in grado di starci. Non è detto che ora lo sia, ma voglio dimostrare di potermela giocare” ha raccontato in un’intervista a Radio Sportiva. Parole taglienti, che chiedono a gran voce una rivincita a un ragazzo che si sta impegnando tanto per coltivarlo davvero quel sogno chiamato Serie A. Quella rivalsa che il portiere sta inseguendo, partita dopo partita, che vuole mettere in campo ogni volta in cui è chiamato in causa. E come ha fatto anche ieri, mantenendo la porta inviolata contro una delle corazzate del campionato e risultando fra i migliori in campo (VOTATE I VOSTRI). La parata su Ilicic e Gosens è valsa da sola la serata, ma Provedel non è solo qualche intervento qui e là. Sta facendo davvero capire a tutti che in questa Serie A può starci eccome, che non è un caso se ora si ritrova con una maglia da titolare, che il lavoro e la professionalità ripagano. Sempre.
E allora, come dice una vecchia canzone della Curva Ferrovia: “La strada è lunga“, certo. Ci aggiungiamo anche il lavoro da fare, la crescita del gruppo (vero motore della squadra), senza dimenticare che la categoria non perdona, che ci potranno essere momenti alti ma anche bassi. Ma intanto, caro Ivan, ci sentiamo di dirti che puoi dormire sonni tranquilli: in questa Serie A, con questa maglia addosso ci puoi stare benissimo. E questo lo potrai davvero raccontare.