Lo Spezia ha il suo re e non da oggi: si chiama Mbala Nzola. Un’evoluzione quella dell’angolano che sembra non finire davvero mai: 11 reti in 19 partite giocate, più della metà dei 21 totali realizzati dalla squadra, eguagliato a 14 gare dal termine il suo record personale. Numeri che parlano chiaro, con un rapporto di media fra presenze e minuti altissimo, che fanno ben capire su cosa lo Spezia sta puntando per raggiungere la terza salvezza in fila.
Che rendimento
Prendendo i maggiori cinque campionati europei, Nzola ha segnato più di Saka, Salah, Vinicius, Gnabry, Kolo Mouani. Nomi altisonanti, ma che testimoniano tutte le sue qualità una volta di più. Il Secolo XIX evidenzia la sua capacità di esprimersi sulla fascia, ma anche la qualità di giocare da centrale: a Udine ha fatto ammattire Becao, tenendo da solo l’attacco della squadra e mostrandosi punto di riferimento essenziale. Il suo futuro è ancora tutto da decidere, anche se soprattutto con questi numeri sembra oggi più lontano dallo Spezia: a fine stagione avrà un solo altro anno prima della scadenza del contratto, ma ci sarà tempo per parlarne. Prima la salvezza.
Fattore
Anche Repubblica si focalizza sul bomber delle Aquile: due ripartenze da attaccante di razza per centrare il definitivo 2-2 alla Dacia Arena (campo dai buoni auspici). Se nel calcio si parla tanto di moduli e schemi, per Nzola è tutto relativo: ha già eguagliato il record della scorsa stagione, portando ben 13 punti nelle casse dei suoi. A parte Osimhen del Napoli è stato finora il giocatore maggiormente decisivo in Serie A.
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SEMPLICI: “HO UNA ROSA COMPETITIVA, SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE”
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