Con il rigore parato ieri a Lautaro Martinez, l’aquilotto Bartlomiej Dragowski ha aggiornato la sua personale statistica da para-rigori. Adesso sono otto, in quattro stagioni di Serie A, i tiri dal dischetto respinti dal portiere polacco. Nel celebrare la prestazione del numero uno dello Spezia, Calciomercato.com ricostruisce i passaggi che lo hanno portato nel Golfo dei Poeti in estate. Partendo da alcune divergenze di natura tecnica tra i polacco e Vincenzo Italiano, ex allenatore aquilotto che non è riuscito a valorizzare Dragowski alla Fiorentina. La richiesta di cessione ha dato il via a un intreccio estivo, ormai ben noto, con Provedel, Meret e Navas coinvolti.
Prima dello Spezia, a strappare il sì di Dragowski era quasi riuscito il Southampton, bloccato però da alcuni cavilli burocratici. E così l’hanno spuntata le Aquile, alla modica cifra di 2 milioni più bonus, fino a un massimo di 3,75 milioni. Un acquisto a prezzo di saldo, nel cui accordo rientra però il 50% sulla futura rivendita che vanta la Fiorentina, ex proprietaria del cartellino del portiere. Intanto, le sue prestazioni con lo Spezia hanno già fatto drizzare le antenne in Premier League: l’ultima a pensarci – si legge – è il Leicester City. Se ne riparlerà, eventualmente, in estate. Ma quel che pare certo è che, di questo passo, la cifra potrebbe essere molto interessante per le casse aquilotte.