24 Novembre 2020 - 11:54

Nzola: “La promozione in A il ricordo più bello. Voglio condurre lo Spezia alla salvezza”

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Questa mattina su La Nazione troviamo una lunga intervista a Mbala Nzola, attaccante dello Spezia, che si sta prendendo la scena dopo la doppietta al Benevento. La sua storia è particolare (come ci aveva raccontato il suo ex capitano Pagliarulo) e lo ha portato ad emergere con la voglia di arrivare in alto. Una storia raccontata sin da bambino, da quando scappava di casa per andare a giocare, con tante passioni fin da piccolo che già aveva raccontato in una chiacchierata con Tuttosport. Un gruppo unito quello dello Spezia, con il quale ha legato molto: Krapikas, Gyasi, Agoumé e Chabot sono coloro con cui ha legato molto. Poi Mbala si sofferma sulla città e sullo Spezia: “Ci sono tanti paesaggi meravigliosi, ma se penso a questa città mi viene subito in mente il Picco, dove i sogni diventano realtà“.

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Non può mancare, poi, il riferimento alla sua carriera, che ha vissuto di alti e bassi. Nzola non può dimenticare la brutta espulsione che costò 8 turni in C con la Virtus Francavilla: “Il momento più triste del mio percorso, ho reagito in maniera esagerata e ho imparato molto da quell’errore“. Sul ricordo più bello, però, si illumina e senza esitazione afferma: “La promozione in A con lo Spezia“. Il suo gol più bello trova probabilmente tutti d’accordo: il coast to coast contro il Matera che in molti hanno paragonato alla serpentina di Weah contro il Verona: “Ma spero di poterne segnare ancora tanti, anche se brutti. L’importante è fare gol e portare la squadra a vincere“.

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E poi il sogno Nazionale: “Sarebbe bellissimo indossare la maglia dell’Angola. Ci sono stati contatti – ammette – ma ci sono pratiche burocratiche da espletare. Speriamo di riuscirci per difendere i colori della Nazione dei miei genitori“. E poi la Serie A, palcoscenico in cui ora Mbala è a suo agio: “Vorrei scambiare la maglia con Lukaku, attaccante fortissimo che ha fisicità, velocità e concretezza. Un altro grande è Benzema, peccato non giochi in Italia…“. Infine, il suo ruolo, con duttilità e disponibilità per Italiano. Quello di punta centrale è il suo preferito per essere più vicino alla porta, ma può giocare anche da esterno. Con la salvezza nel mirino: “Sono sicuro che ce la faremo, con la speranza che possa anche andare in doppia cifra ed essere fra i migliori cinque marcatori stagionali“. Con un sogno nel cassetto: “Il Lione è la mia squadra del cuore, sarebbe bello un giorno indossare quella maglia. Mi piacerebbe anche la sfida Chelsea. Ma ora il mio sogno si chiama Spezia“.

 

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