È indubbio che la vittoria di ieri della Sampdoria sul Verona abbia reso meno amara la sconfitta col Sassuolo: lo Spezia mantiene invariato il +5 sull’Hellas con una gara in meno in calendario. E con l’avvicinarsi della fine del campionato, si comincia a pensare anche a qualche “aiuto” dalla cabala, sui quali ci si è sempre un po’ appoggiati anche negli scorsi anni.
Quota bassa, ma attenzione
Come evidenzia Il Secolo XIX, negli ultimi dieci anni soltanto una volta la terzultima in classifica aveva meno di 19 punti (il Palermo con 15 nel 2017). Non solo, già nel 2017/’18 il Verona arrivò con 19 punti alla ventisettesima giornata (da penultimo) e retrocesse. Ma lo Spezia deve comunque rimanere sveglio, perché nel calcio esistono anche i casi come quello della Salernitana, l’anno scorso penultima a 21 a questo punto del campionato con il Cagliari quartultimo a 25. L’anno precedente, il Benevento era a +4 sulla terzultima ma fu superato dal Cagliari e salutò la A. Ancora, nel 2018/’19, il Bologna era terzultimo a 21, con l’Empoli salvo a 22 ma poi retrocesso. Infine, l’altro miracolo di Nicola sulla panchina del Crotone, salvo addirittura con 14 punti a 11 gare dalla fine.
Piedi per terra
Tralasciando, quindi, i numeri, il vantaggio in classifica attuale rappresenta una distanza chiara fra le due squadre. E diventa un risultato ancora più importante se pensiamo che l’Hellas appariva in grande forma e in rimonta da inizio anno, ma nelle ultime cinque uscite ha fatto gli stessi punti delle Aquile (5). Gli scaligeri nelle prossime tre partite affronteranno Juventus, Sassuolo e Napoli, con ancora Milan, Inter e Atalanta sulla loro strada. Lo Spezia ne avrà cinque al Picco e sei fuori, con la sensazione che il derby ligure al Ferraris del 23 aprile possa essere un vero e proprio spartiacque. Tocca a Semplici e alla sua personalità ora gestire al meglio questo finale, fidandosi dei buoni segnali visti nelle prime partite sotto la sua gestione.