Fiorentina-Spezia non sarà una partita come le altre. E non potrebbe essere altrimenti. Un po’ perché i viola sono in un momento strepitoso di forma, con nove vittorie in fila, un po’ perché gli stimoli di alcuni degli interpreti saranno inevitabilmente acuiti dalla sfida del Franchi. I gigliati sono guidati da quel Vincenzo Italiano che dopo la salvezza rifiutò la continuazione nel Golfo e hanno numeri da far tremare i polsi. Dal canto loro, però, le Aquile possono contare su una netta inversione di rotta dopo il cambio in panchina, con ritrovata fiducia.
Quanti ex
La Nazione ricorda anche come saranno della gara tanti ex: Agudelo non ci sarà, ma potrebbero essere invece grandi protagonisti il portiere Dragowski e il centrocampista Zurkowski, passati a cavallo fra estate e inverno dalla Toscana alla Liguria. Per il primo 86 presenze in maglia viola e oggi tanto affetto dal popolo bianco, ma ha affrettato a precisare che sarà solo una partita come le altre. Il secondo avrà motivi di rivalsa, visto che in viola non ha praticamente mai giocato fra prestiti ed Empoli e infortuni. Proprio sulla sua voglia di riscatto hanno puntato i dirigenti spezzini Macia e Melissano (entrambi ex viola) oltre a Semplici, che di Firenze è nativo e ha allenato la Primavera. Dall’altra parte ritroverà alcuni vecchi compagni Riccardo Saponara, che nel primo anno con Italiano in panchina fu uno degli artefici della salvezza prima di fare rientro a Firenze e prolungare il suo contratto.