L’errore, le scuse. Ora per Shomurodov serve guardare avanti e riscattarsi

Dalle stelle alle… stalle. In meno di una settimana. Eldor Shomurodov ha vissuto giorni sulle montagne russe: solo domenica scorsa arrivava il primo gol in maglia Spezia al Picco raccogliendo l’eredità di Nzola, ieri è invece finito – suo malgrado – sul banco degli imputati per l’errore al 90′ in una delle più ghiotte occasioni di tutto il campionato delle Aquile. Un contropiede orchestrato magicamente, approfittando dello scivolone di Duncan e che ha permesso all’attaccante di trovarsi da solo davanti a Terracciano.

Che fare?

Una circostanza che qualsiasi attaccante, predatore d’area, affamato di gol, sogna di notte. Resta solo un… problema: come battere il portiere che fa da schermo disperato alla sua porta? Una scelta che – purtroppo – non ha premiato l’ex Roma, il quale ha tentato un pallonetto sull’estremo difensore viola forse memore della rete con la Salernitana. A conti fatti, vedendo e rivedendo i fotogrammi, le opzioni andavano dallo scartare Terracciano, al servire Cipot (tutta da vedere la sua posizione) al tirare in maniera potente “dritto per dritto”. Chiaro che prendere una decisione in una frazione di secondo non sia semplice e sbagliare capita. La speranza è che non sia un errore che possa costare caro alla squadra, vittoria del Verona a parte.

Scuse accettate

E dire che Shoma aveva mostrato un importante miglioramento nelle sue condizioni, passando per la rete in Nazionale prima e per quella in campionato poi. Dopo la partita del Franchi, il ragazzo si è scusato, mostrando grande umiltà: lo ha fatto con i compagni e con Semplici (come ha raccontato lo stesso allenatore) prima che con i tifosi. Un comportamento che testimonia l’attaccamento alla maglia del calciatore nonostante i pochi mesi in Liguria, con tanto di conforto da parte di tutto il gruppo. Un errore che oggi gli è costato voti bassi sui quotidiani, ma che non deve affossarlo bensì stimolarlo. La condizione è cresciuta in maniera netta ed è sotto gli occhi di tutti: sbagliare è umano, non c’è dubbio, ma per la salvezza servirà anche l’apporto del miglior Shomurodov. Nella miglior lingua che conosce, il gol. 

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