Mauro Meluso, ex direttore sportivo dello Spezia, ha parlato ai microfoni de La Nazione della stagione della squadra: «Auguro con affetto allo Spezia di salvarsi, soprattutto per la gente spezzina che con me è stata splendida». Nel 2020 costruì nel giro di venti giorni e con un budget ridottissimo la squadra che ottenne la prima miracolosa salvezza in Serie A. Venerdì scorso è tornato a respirare l’aria del ‘Picco’, sottolineando quanto sia eccezionale. «La squadra ha le potenzialità per salvarsi», questo il pensiero primario che l’ex ds aquilotto ha voluto rendere chiaro. «Dal mio esonero non ero più tornato al Picco – ha detto Meluso – e devo dire che ho provato una sensazione particolare. Le partite della mia gestione furono disputate, purtroppo, senza spettatori». Poi un focus sulle migliorie dello stadio: «Si tratta di un impianto migliorato, la curva Piscina completata, c’è un colore diverso e poi la curva Ferrovia è sempre piena di grande passione». Una sconfitta amara quella contro i biancocelesti di Sarri, soprattutto per il grande passivo finale «Le squadre come la Lazio, dove militano grandi campioni, hanno la peculiarità che quando si commette un errore ti puniscono. Semplici aveva preparato bene la partita. L’attuale tecnico aquilotto ha pensato bene di alzare Bourabia per attaccare gli avversari più alti, una mossa giusta».
Sulla salvezza e i punti di forza dello Spezia
In Serie A con la salvezza non si può mai stare tranquilli e Meluso lo sa molto bene, visto che il suo Spezia si salvò alla penultima giornata, vincendo contro il Torino. «Credo che la corsa salvezza sia un discorso tra la Salernitana, il Lecce, lo Spezia, il Verona, la Samp e la Cremonese. Lo Spezia ha le potenzialità per salvarsi». I punti di forza di questo Spezia? «Ne cito tre: Verde, che ho rivisto meglio venerdì scorso dopo i tanti problemi avuti per gli infortuni, Nzola e Agudelo. Sono tre giocatori che potrebbero essere determinanti perché hanno qualità che in passato hanno permesso allo Spezia di salvarsi. Hanno spunti di tecnica tali da poter fare la differenza, soprattutto in previsione dei campi asciutti dove la velocità diventerà determinante».
TRE SPAREGGI ESTERNI PER LA SALVEZZA: LA SERIE A PASSA DA QUI