La quota salvezza è 35-36 punti, con tre squadre in lotta per non finire al terzultimo posto: Lecce, Spezia e Verona. Quest’ultimo ha raccolto 7 punti in tre gare, favorito dalla super papera di Consigli all’ultimo istante nella sfida con il Sassuolo, da un Napoli rinunciatario causa Champions che ha regatato un punto e da un Bologna da sbadigli. Invece, ha fatto il contrario il Lecce, che ha conquistato un solo punto nelle ultime otto gare. Alle aquile mancano nove punti: si fa presto a dire tre vittorie, realizzabili a partire da venerdì al Picco contro un Monza tranquillo a 41 punti. Di sicuro la salvezza dei liguri passa dalla Lombardia poiché, dopo i brianzoli, c’è la doppia trasferta a Bergamo e Cremona e il match casalingo con il Milan, che arriva tra i due derby di Champions con l’Inter, a tre giorni da un evento che potrebbe segnare l’intera stagione del gruppo guidato da Pioli. C’è dunque un piccolo favore da poter sfruttare, poiché la mente milanista sarà sicuramente altrove. Infine, ecco il match verità in casa del Lecce, poi il Torino al Picco, probabilmente senza alcun obiettivo da raggiungere e per concludere la Roma. Mister Semplici viaggia a un punto a gara, deve quindi premere l’acceleratore in questo inedito finale di campionato dopo due anni in cui le aquile non si sono mai trovate così vicine all’abisso. I veronesi, esattamente come i liguri, devono affrontare Cremonese e Lecce.
Semplici al lavoro
Come scrive La Repubblica, toccherà dunque a loro, già domenica alle ore 15, saggiare le ultime residue speranze dei grigiorossi che, neppure velatamente, credono ancora alla rimonta stile Salernitana dello scorso anno e per questo sono costretti solo a vincere, altrimenti non avranno più nulla da dire. La squadra di Semplici ha leggermente migliorato rispetto a quella di Gotti, ma deve ora trovare quella determinazione e rabbia che mostrò nelle ultime due stagioni nel rush finale. Vanno superati i limiti evidenziati anche nel derby con la Samp in fase d’attacco con 19 tiri e un solo gol realizzato, oltre alle occasioni fallite da Bourabia, Kovalenko, Ekdal e Nzola. Aver ritrovato Verde a sette passi dalla fine può dare fiducia al gruppo, certo di aver un attacco di peso.