Non ha usato mezzi termini, Maurizio Sarri, nella sua critica al campionato italiano. Interpellato nella conferenza stampa che precede la sfida tra la sua Lazio e l’Inter, il tecnico dei biancocelesti è andato duro nei confronti della Serie A, tra stadi non all’altezza e un calendario da rivedere. Queste le parole di Sarri.
Ci sarebbe da discutere. Siamo in una fase di stagione in cui ci sono da fare pochi calcoli, chi salta salta e chi scoppia scoppia. Poi ci sono delle cose su cui non sarò mai d’accordo: la Premier incassa 4 miliardi di sterline dai diritti tv e non fa vedere le partite il sabato. Noi siamo completamente in mano a chi ci dà meno di un quarto. Domani a Milano forse piove, ma visto il periodo potevano esserci anche 33 gradi: come cazzo si fa a giocare alle 12,30? In Italia si fa di tutto per avere un campionato mediocre: le strutture non si hanno, si gioca a orari di merda, si creano tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo e poi ci si lamenta che si guadagna meno che in altri campionati. Non riesco a capirlo, siamo in un momento storico in cui potremmo anche risalire, ma con un percorso molto diverso da quello che dovremmo fare. Chi vuole fare il presidente federale parla di Nazionale: se non si fanno gli stadi noi siamo morti. Io ho un’età per cui il futuro lo vedrà un altro, ma non sono d’accordo. E non lo dico per fare polemica, ma perché sono innamorato del calcio italiano: è un momento in cui c’è uno spiraglio, ma vedo una serie di lacci che danno la sensazione che ci faranno sprofondare ancora.