Era dal 3 ottobre del 2021 che lo Spezia in A non era in zona retrocessione. Undicesima giornata di andata, dopo la sconfitta contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano al Franchi per 3-0, la squadra si adagiò in terzultima piazza con 8 punti, al pari del Genoa. Ma poco prima, il 3 ottobre, scoppola al Bentegodi, gara persa per 4-0, era stata anche penultima, il frutto di un avvio incerto di Thiago sulla panchina bianca. La vittoria del Verona a Lecce di domenica sera, mette gli aquilotti e Semplici in una posizione di classifica difficilissima, inutile girarci attorno, essendo anche, con la Sampdoria, la squadra che si mostra meno in palla, a livello psico-fisico. 9 punti nel ritorno, nessuna vittoria nel girone discendente a livello di scontri diretti e anche quella che ha il più alto numero di infortuni. Quattro gare alla fine, tre punti da recuperare, quattro missioni impossibili? No. Lo Spezia ha già battuto il Milan al Picco, il 13 febbraio del 2021, e lo ha fatto anche a San Siro lo scorso anno. Poi gli aquilotti andranno a Lecce, dove nella loro storia hanno già vinto uno scontro diretto. Re Leone Nzola in ginocchio dopo il ko di Cremona: il simbolo di uno Spezia che non c’è più.
Spezia senza il destino tra le mani
Lo Spezia non ha più in mano il suo destino e comunque dipenderà dal cammino delle altre, ma il risultato più importante è quello che si determinerà venerdì tra Lazio e Lecce. Solo una vittoria di Immobile e compagni metterebbe lo Spezia nella condizione di poter rincorrere i pugliesi oggi a +4 e vera lepre. Verona-Torino, Juric contro il suo passato, andrà in campo il giorno dopo la sfida del Picco, quindi con altra ottica. L’obiettivo resta quello di arrivare allo scontro diretto del 21 maggio a Lecce, ore 12:30, più vicini possibili alla squadra pugliese. In quello che sarebbe a quel punto la sfida fratricida tra due amici, nati a Tavarnuzze, toscani nel sangue e nella mente, con un’infanzia ed una gioventù cresciuta spalla a spalla: Semplici e Baroni, i due mister. Il Lecce però nelle ultime due avrà Monza e Bologna, quest’ultima in casa, due match non davvero proibitivi a questo punto della stagione e con i felsinei in ampia caduta, dopo il buon periodo.