15 Maggio 2023 - 11:02

Lo Spezia d’assalto sul Lecce: Semplici suona la carica

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Partita a tre. C’è da evitare l’ultimo posto che significa Serie B. Lecce-Spezia di domenica (ore 12,30) diventa un crocevia fondamentale per entrambe le squadre. I salentini hanno due punti di margine, ma non possono stare tranquilli. È troppo fresco il ricordo della sconfitta contro il Verona nell’ultima gara casalinga. Gli aquilotti hanno riagganciato il Verona e sperano, invece, di volare sull’entusiasmo generato dalla prova contro il Milan, che potrebbe rappresentare quella tanto auspicata svolta in positivo in un girone di ritorno che era stato finora caratterizzato da appena una vittoria, sempre al “Picco” contro l’Inter.

Cambio di Semplici vincente

Il cambio di modulo di Semplici si è rivelato vincente, perché ha riportato i giocatori nelle sue posizioni ideali. Gyasi e compagni hanno saputo soffrire nei momenti difficili, ma non hanno mai rinunciato ad inseguire i tre punti. Il gol, da calcio d’angolo, non è casuale, ma ha premiato il periodo in cui la pressione è stata maggiore. In Puglia il tecnico dovrà rinunciare allo squalificato Amian e questo rischia di essere un problema. Holm, la naturale alternativa, ha concluso da tempo la sua stagione per un problema fisico. Il Lecce alterna degli esterni offensivi molto veloci ( Di Francesco, Strefezza e Banda) e quindi risulta difficile pensare ad un arretramento di Gyasi. La soluzione più semplice sarebbe lo spagnolo Ferrer, un interprete del ruolo, ma ha giocato pochissimo, solo 33′ negli ultimi tre mesi, 24 con Semplici a Bergamo. Il tecnico potrebbe chiedere un sacrificio al jolly Ampadu, inserendo Caldara o riproponendo una difesa a 4. Non si prospettano rivoluzioni in formazione. Come scrive La Repubblica, lo Spezia dovrà cercare di pressare alto, per mettere in mostra i limiti nell’impostazione del settore arretrato del Lecce. Bloccato Umtiti con una marcatura attenta, Baschirotto ha limiti evidenti, Gendrey è un “quinto” adattato e Gallo non brilla come personalità. Il portiere Falcone non ha piedi “alla Onana”. Insomma la migliore difesa è l’attacco.

Sfida speciale per Melissano

La sfida avrà un sapore particolare per il direttore sportivo Stefano Melissano, 42 anni, leccese che con i giallorossi cominciò nel 2019 l’attività di scouting, con Mauro Meluso, sotto l’allora responsabile Federico Cavola, dopo due anni e mezzo come vicedirettore del settore giovanile. Il suo inizio fu legato ad un episodio curioso. «Un giorno ho accompagnato Meluso a vedere una partita di serie C a Potenza. Nel tragitto abbiamo parlato di calcio e dopo circa 15 giorni mi ha convocato in sede proponendomi di entrare a fare parte dell’area scouting. Mi ha cambiato la vita». È tornato quest’anno alla Spezia dopo aver seguito Italiano a Firenze, chiamato da Pecini. È da sempre considerato un grande lavoratore, capace di vedere un numero incredibile di partite ogni weekend.

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