Restano due giornate, tutto da giocarsi negli ultimi 180′ di questa Serie A. Il pari di Lecce ha decretato la seconda retrocessione in Serie B ma anche un passettino in più sull’Hellas in classifica. Come scrive Il Secolo XIX, per Semplici è il secondo 0-0 della sua esperienza in Liguria dopo quello col Verona e la sua media resta sotto il punto a gara. Ma – come ha chiarito lo stesso tecnico – lo Spezia ha di nuovo il destino nelle proprie mani, avendo ribaltato tutto quanto.
C’è un rischio
Come si legge, la paura è alla fine quella di avere a che fare con parecchi rimpianti per quanto avvenuto in tutta la stagione, condizionata da errori e sfortuna, principalmente da gennaio in avanti. Lo Spezia crea tanto ma non produce e ha poca incisività quando si tratta di essere concreto: la dirigenza ha puntato su uno Shomurodov che non sta rendendo al meglio. Come se non bastasse, le Aquile hanno probabilmente il calendario più difficile da qui alla fine rispetto alle dirette concorrenti: devono battere il Torino per mantenere il possibile vantaggio sui gialloblu che affrontano il tranquillo Empoli, per poi giocarsi due gare difficili per entrambe contro Roma e Milan. Ma la gara con il Torino potrebbe essere quella decisiva, visto l’impegno abbordabile della squadra di Zaffaroni.
Manca il gol
E Nzola è arrivato a 454′ di astinenza dal gol, con due occasioni fallite anche ieri e un’ammonizione ingenua nel finale. Ma c’è una considerazione importante da fare: contro il Toro, prossimo avversario, l’angolano va particolarmente a nozze e ha già segnato tre volte. Una doppietta nel 2021 certificò la salvezza, la rete su rigore all’andata ha determinato l’ultima vittoria esterna. Anche se Juric ha già promesso battaglia e i granata hanno già saputo trionfare ben otto volte lontano da casa.
SEMPLICI: “VENUTI PER VINCERE, SERVIRÀ QUALCOSA IN PIÙ”
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