Si avvicina un weekend speciale per il DG aquilotto Mauro Meluso: la partita fra Spezia e Lazio rappresenterà un ritorno al passato, trentasei anni dopo aver iniziato la sua avventura nella Capitale. Su La Nazione questa mattina in edicola troviamo le sue parole sulla gara con i biancocelesti ma anche sul cammino delle Aquile. Un ricordo particolare per il Direttore, che a 14 anni lasciò la Calabria per Roma: trafila nelle giovanili ed esordio in Prima Squadra nel 1982 in B contro la Reggiana (di Invernizzi). Una carriera interrotta troppo presto: una quindicina di gare in A con i biancocelesti ma già a 31 anni il ritiro per tre interventi al ginocchio. Un legame importante quello con la Lazio, però ormai sopito anche viste le tantissime primavere passate.
Il presente si chiama Spezia: “io e la mia famiglia ci troviamo molto bene, mi sono ambientato e lavoro con brave persone in una società alla quale abbiamo dato un’impronta professionale e di familiarità. La Lazio? Gara proibitiva. Ci sono differenze abissali perché loro sono una big del campionato. Non voglio mettere le mani avanti, ma i valori sono totalmente differenti. Ma sono certo che non stravolgeremo il nostro gioco e l’identità sarà sempre quella che ci ha fatto ottenere risultati importanti“.