Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha parlato in conferenza stampa a margine della debacle interna con il Torino. Ecco tutte le sue parole.
Sulla sconfitta: “Dopo il 2-0 siamo spariti dal campo, uscendo dalla gara in maniera inspiegabile perché le ultime prestazioni non avevano dato questa avvisaglia. Siamo dispiaciuti per la prestazione davanti alla nostra gente. Avevamo la possibilità di fare una partita diversa contro un avversario di valore. Se dovevo perdere avrei preferito farlo in altra maniera. C’è da riordinare le idee e prepararsi al meglio per l’ultima partita. Sperando che anche gli altri facciano risultati come il nostro. I ragazzi hanno il desiderio di reagire a questa prestazione ricaricandosi al meglio. Le speranze ci sono sempre e dovremo andare a Roma con un altro spirito provando a fare un altro risultato”.
Sulla tattica: “La squadra era la stessa che aveva dimostrato di stare bene. Ho cambiato le due mezzali perché non eravamo troppo aggressivi, volevo due giocatori più di gamba. Poi l’uscita di Ampadu ha scombinato i piani e abbiamo fatto cose mai fatte. È difficile capire cosa sia successo, probabilmente la responsabilità e la pressione ci hanno giocato un brutto scherzo. Quello che mi dispiace di più è essere usciti dal campo dopo il raddoppio. Potevamo e dovevamo fare un finale differente”.
Sul confronto con i tifosi: “Vogliono vedere una squadra diversa e hanno ragione: negli ultimi 20′ siamo usciti dal campo e questo è un aspetto che in primis non è piaciuto a noi”.
Su Ampadu e gli infortunati: “È inutile fare la conta di chi mancava e di chi non era al meglio. C’erano tanti aspetti da valutare, sicuramente ci siamo trovati in una situazione di emergenza e alcuni cambi e situazioni sono stati forzati. Dobbiamo ripartire subito, buttare alle spalle la sconfitta e avere uno slancio diverso senza niente da perdere. Ampadu ha avuto una distorsione alla caviglia”.
Sul modulo: “Abbiamo dimostrato di far bene e male con gli stessi moduli. Secondo me il 3-5-2 ci dava maggiore solidità, mentre a quattro questa situazione l’abbiamo evidenziata. Secondo me la squadra era costruita in altra maniera: alcuni giocatori che mancano erano l’ideale nel 3-5-2 e abbiamo cercato di adattarci con la coperta corta. Ripartiamo sapendo di giocarci tutto e da domani riordineremo le idee”.
Su Nzola: “Avevamo preparato la partita isolandolo per far sì che attaccasse la profondità nell’uno contro uno. A un certo punto era in debito di ossigeno e invece bisognava alternare le soluzioni. Ha fatto una buona gara”.
Su: “Bisogna essere realisti, ci siamo detti che abbiamo sbagliato tante cose. La responsabilità è mia, di non aver forse fatto arrivare la squadra al meglio. A questo punto non abbiamo più niente da perdere e dovremo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Servirà una prestazione diversa a Roma sperando anche nei risultati degli altri”.
Su Shomurodov: “L’ho tenuto fuori per scelta tecnica e non per problemi fisici”.
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