La Gazzetta Dello Sport dedica oggi un focus a Spezia e Verona, le ultime due squadre che devono ancora conoscere il loro verdetto per la stagione 2022/’23. Due formazioni chiamate oggi a un doppio incontro proibitivo fra Olimpico e San Siro, ma entrambe artefici del proprio destino visti i 31 punti pari in classifica. Ma una vittoria o una sconfitta oggi potrebbero cambiare tutto, nel bene o nel male. Il quotidiano in rosa ha provato ad analizzare i vari scenari.
Spezia
In caso di retrocessione non cambieranno i progetti dei Platek di bilanci in ordine e squadra da valorizzare, così come andranno comunque avanti i lavori già previsti per lo stadio e la concessione per una ventina d’anni del centro sportivo di Follo. Per quanto riguarda, invece, le figure dirigenziali andrà valutato il lavoro di Macia e Melissano, visto che molti degli acquisti invernali hanno finito per non pesare in positivo. Contemporaneamente, anche il contratto di Semplici spirerebbe in caso di B, mentre avrebbe un rinnovo di altre due stagioni qualora la squadra mantenesse la categoria.
Verona
Diverso il discorso per gli scaligeri. Restare in A vorrebbe dire rivedere il percorso fatto in queste stagioni, retrocedere porterebbe a una vera e propria rivoluzione. Dal 2019, il patron Setti ha messo a bilancio plusvalenze importanti, preparandosi a un consolidamento che in questa stagione non si è visto e a un viavai di allenatori e dirigenti. In caso di salvezza ci saranno altre cessioni importanti ma maggiori risorse per ripartire, mentre la B imporrebbe vie più incerte e ulteriori rifondazioni visto che le cessioni aumenterebbero. In panchina rimarrebbe eventualmente Bocchetti, che ha il contratto fino al 2027 e sta ottenendo la licenza Uefa Pro.
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