Il Secolo XIX descrive la chiave tattica di Roma-Spezia, una gara che sfugge a qualsiasi logica come ogni ultima giornata che si rispetti. I differenti obiettivi obbligano entrambe le squadre a vincere: i giallorossi per l’Europa League, i bianchi per mantenere la categoria.
Approccio
I buoni auspici per le Aquile sono la stanchezza dell’avversario dopo la lunghissima finale di Europa League e l’assenza di Mourinho in panchina, i cattivi la necessità di giocare una partita decisamente diversa rispetto a quella col Torino, che gioca anch’esso con il 3-4-2-1. Serviranno particolare attenzione e applicazione sui trequartisti, senza allungarsi pericolosamente. La Roma predilige il gioco verticale e ampio, per questo Semplici non dovrà concedere spazi limitando le giocate sulla trequarti con i terzi di difesa Wiśniewski e Nikolaou, mentre Amian e Reca dovranno chiudere al meglio la difesa a cinque. In mezzo al campo, inoltre, lo Spezia potrebbe avere superiorità numerica, sorprendendo Bove e Cristante per innescare Gyasi e Nzola.