9 Giugno 2023 - 11:36

Attenzione ai calci di rigore: pochi gli specialisti, ma i portieri on fire

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Una partita ad alto rischio rigori. È una previsione di molti tecnici, condivisibile, che vedono nei novanta minuti una sfida bloccata da chi chiude bene in difesa (Hellas Verona) e chi ha difficoltà ad attaccare (Spezia). E dopo, per assenza dei tempi supplementari, scelta originale e poco equa, la lotteria dei calci dal dischetto. Come scrive Il Secolo XIX, mai come questa volta incertissimi, partendo proprio dai due portieri, Dragowski e Montipò, che ne hanno già neutralizzati molti, con una media quasi del tutto analoga: 1 su 4 bloccati. Il polacco ne ha fermati 10 su 43 in carriera. In questa stagione uno a Lautaro Martinez e un altro a Ciro Immobile, due autentici specialisti, ma è andato vicini a fermarne altri. Montipò segue più o meno lo stesso trend con 7 rigori fermati su 27, ultimo respinto quello a Biraghi della Fiorentina. Poi si penserà a quelli che li dovranno tirare: Mbala Nzola ha un record invidiabile, perché non ne ha ancora sbagliato uno da professionista, dieci su dieci. Una storia strana perché al Trapani ne aveva tirato casualmente uno, ma non era una sua specialità. Poi è partita la serie. Ma dall’altra parte c’è anche chi ha fatto meglio, Simone Verdi, che in carriera è a undici su undici. Poi sarà la volta di altri tiratori specializzati. Salvatore Esposito per esempio, 5 reti su 5 tiri dagli undici metri, 2 anche con la maglia Spal. La risposta Hellas è il 4 su 5 in carriera di Veloso. Lo Spezia ha ancora in canna il lettone Krollis, 8 su 8 dalle sue parti, ma pur sempre tiri dal dischetto. Verona che ha Djuric che di rigore ha fatto 6 su 8 nella sua lunghissima carriera di attaccante centrale. Poi Daniele Verde, non sempre continuo e infatti con una statistica non certa: 11 tiri e solo 7 realizzazioni, comprendendo quelle segnate anche con le maglie di Aek e Valladolid. Il Verona può proporre Darko Lazovic che ne segna 2 su 3, ma che non tira spesso, un freddo più che uno specialista. Poi Kovalenko che tre rigori li ha segnati tra i pochissimi che ha tirato anche in maglia Shaktar. I veronesi hanno anche Ngonge, il quale pur non essendo un rigorista, ne ha realizzati tre su tre, ma in tempi lontani.
Finito l’elenco primario, si va sugli occasionali, i più pericolosi, andando nelle stesse difficoltà per intenderci di José Mourinho, costretto a Budapest nella finale di Europa League ad incaricare Mancini e Ibanez. A quel punto c’è veramente da farsi il segno della croce e la notte sarebbe ancora più drammatica. 

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