Si infrange a Reggio Emilia il sogno Serie A dello Spezia. In uno spareggio male organizzato e dalla formula sbagliata – scrive Repubblica – le Aquile partono male e nemmeno una ripresa di cuore serve a ribaltare la contesa. Non è servito nemmeno l’apporto dei tifosi, che sugli spalti la loro gara l’avevano già vinta. L’organico era superiore alle stagioni precedenti – ed era un dato di fatto – ma alla fine lo Spezia ha ceduto a una squadra completamente ribaltata a gennaio da Sean Sogliano, autentico maestro della rinascita veneta.
Differenze
Al di là della gara, che si è messa subito male, è sembrata proprio la differenza di voglia e determinazione a fare la differenza oltre al classico pizzico di buona sorte che mai, davvero mai, ha sorriso ai liguri in stagione. E sorge spontanea una domanda: perché lo Spezia si è svegliato solo nella ripresa? Non sono bastati nemmeno il cambio di modulo e la superiorità numerica, nonostante sia stato quasi un assedio. È mancato anche Nzola nella notte più difficile, alla fine decisivo in negativo: gli va dato atto però di aver salvato tante volte la squadra e il suo non gioco.