Nella ferrea logica del calcio, la retrocessione dello Spezia non fa una piega. Parte da qui l’analisi de La Nazione dopo la caduta in Serie B delle Aquile, una discesa che lascia macerie difficili da sanare. I Platek – scrive il quotidiano – non hanno capito la complessità del calcio italiano, dopo un’esperienza non certo positiva in Danimarca. Se possibile, la B è ancora più difficile della A, per di più con entrate assai minori.
Percorso in salita
Sarà una lunga traversata nel deserto, senza una guida abile a districarsi tra le sue dune. Dimissioni non ne sono arrivate, ma nel frattempo molti giocatori saluteranno lo Spezia per i loro ingaggi fuori parametro per la B. Hanno pesato gli errori commessi nello spareggio, ma anche quelli commessi in precedenza – si legge – con chiaro riferimento al mercato di gennaio. Un capitolo a parte meritano la gestione degli infortunati e quella del gruppo: una caduta libera, soprattutto dopo l’esonero di Gotti, che Semplici non è riuscito a frenare.
PLATEK: “PRONTI A RIPARTIRE PIÙ FORTI DI PRIMA”
Chi ha più responsabilità nella retrocessione?
- Dirigenza (61%, 832 Votes)
- Allenatori e staff (29%, 389 Votes)
- Calciatori (10%, 143 Votes)
Total Voters: 1.364
Ho il FORTE sospetto che macia e semplici siano stati scelti con un solo intento….mah…