Il giornalista e scrittore Marco Bellinazzo, esperto di economia e finanza, ha spiegato a Il Secolo XIX le ricadute che porterà la retrocessione in Serie B dello Spezia. L’analisi riguarda le conseguenze soprattutto dal lato finanziario, che si rispecchieranno inevitabilmente anche in quello sportivo.
Le parole di Bellinazzo
Gli americani invece di portare in Italia le virtù del loro sport comprando club, si sono impantanati nei difetti e nei vizi del nostro calcio. La retrocessione dello Spezia seguirà la prassi; il primo anno il club sarà finanziariamente dopato; il paracadute di 25 milioni crea disequilibri in B, ma non ti aiuta alla lunga. Le perdite che hai sono chiare: fino al 60 per cento dei diritti televisivi, contratto onerosi portati dietro, costi organizzativi che creano il buco. Se non hai proprietà salda il gioco si fa pesante ed il riflesso è biennale, ma nel primo anno rischi se non ti attrezzi tecnicamente. Dopo i diritti, la seconda voce sono gli sponsor, ed anche qui c’è una decurtazione del giro d’affari. Così sarà anche per il botteghino: meno entusiasmo, meno abbonamenti, meno biglietti. Il fatturato può scendere anche di tre quarti. Stadio: un impianto in gestione per 35 anni può essere un vantaggio e accrescere il valore della società. Ma è altrettanto certo che è motivo più allettante per vendere. Se una società americana fa lo stadio, non è garanzia che rimanga decenni, ma che magari voglia rendere il prodotto più vendibile. Tipico. Il doping finanziario di chi arriva dalla A spesso non è ben sfruttato. Diventa più facile vedere club che dalla C salgono in B e poi puntano alla A. I primi due anni sono cruciali, ma i risultati sportivi assolutamente difficili.
Chi ha più responsabilità nella retrocessione?
- Dirigenza (61%, 832 Votes)
- Allenatori e staff (29%, 389 Votes)
- Calciatori (10%, 143 Votes)
Total Voters: 1.364
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