Sulle pagine di Repubblica oggi in edicola si fa riferimento alla stagione appena conclusa dello Spezia, culminata con una dolorosa retrocessione in B. Il quotidiano cerca di circoscrivere le colpe e le responsabilità della stagione, fra vertici societari evanescenti, un mercato insufficiente e un cambio di allenatore che non ha portato all’obiettivo. Quale che sia, in ogni caso la speranza è che la famiglia Platek faccia tesoro degli errori e voglia rimediare al più presto, come affermato ieri.
Secondo flop
Dopo la retrocessione in Danimarca, ora ne è arrivata un’altra per gli americani. Secondo quanto si legge, il problema è stato soprattutto un ingranaggio macchinoso e farraginoso: vertici senza fissa dimora, l’allontanamento di Pecini a febbraio, l’arrivo di un nome internazionale come Macia, un cambio in corsa da Gotti a Semplici che alla fine ha fatto più danni che altro. E un mercato su cui tutti puntano il dito fondato su elementi poco pronti per la Serie A. Se ci aggiungiamo una serie di concatenazioni sfortunate e qualche “aiutino” al Verona si è arrivati al tragico epilogo, in cui anche i migliori sono stati poco all’altezza.
Che torneo
Le Aquile ripartiranno così dalla Serie B, in un campionato equilibratissimo e difficile, con squadre importanti. Con la speranza che la dirigenza usi al meglio il paracadute e soprattutto non smonti la rosa, perché il sogno A si è solo interrotto, non chiuso per sempre.
Chi ha più responsabilità nella retrocessione?
- Dirigenza (61%, 832 Votes)
- Allenatori e staff (29%, 389 Votes)
- Calciatori (10%, 143 Votes)
Total Voters: 1.364
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