Eduardo Macia e Stefano Melissano hanno individuato in Massimiliano Alvini il neo tecnico. Quest’ultimo, come scrive La Nazione, ha indicato i collaboratori cui intende avvalersi: il vice Renato Montagnolo, il preparatore atletico Paolo Artico, il preparatore dei portieri Massimo Gazzoli, Francesco Bonacci e Cristian Freghieri. Per quest’ultimo aspetto sono ancora in atto gli approfondimenti in termini di budget economico, tenendo presente che in organico ci sono anche Fabrizio Lorieri e Claudio Terzi, quest’ ultimo però destinato ad altri incarichi. Lo stesso tecnico sta interagendo con la Cremonese per arrivare ad una risoluzione consensuale del contratto, con alcuni nodi non semplici da sciogliere. Si spera che con l’arrivo del presidente Philip Platek in Italia vi possa essere un’indispensabile accelerata, perché il ritiro di luglio è dietro l’angolo e oltre all’ufficializzazione del nuovo allenatore, servirà allestire a tempo di record una nuova squadra.
Macia, all’atto della sua presentazione la scorsa estate, precisò: «Per me, al primo luglio, l’allenatore deve avere una squadra all’80/90% su cui lavorare il primo settembre». Un’idea che il direttore dell’area tecnica non ha certamente abiurato, ma che per essere realizzata necessita di una velocizzazione nei processi decisionali che, in casa Spezia, paiono un po’ rallentati. Il presidente Platek ieri ha ribadito a chiare lettere le ambizioni della proprietà. Una bella notizia per i tifosi in un momento in cui l’entusiasmo è a livelli minimali.
A caccia dei sostituti
Ora occorre accelerare la concretizzazione dei progetti strategici per il rilancio sportivo. Tenendo presente che le risorse derivanti dalle cessioni di alcuni giocatori importanti e lo stesso paracadute dovrebbero assicurare ai Platek spazi di investimento importanti nell’allestimento della rosa. Nzola è destinato a partire (Fiorentina e Salernitana su di lui), così come Holm (Atalanta o Juve) e probabilmente Nikolaou, Dragowski e Amian. Oltre a Agudelo già volato negli Emirati. Per una squadra da vertice servirà ‘correre’ per ingaggiare sostituti all’altezza.
Bello stadio, ma per riempirlo ci vuole una buona squadra . I direttori che ci hanno fatto retrocedere sono in grado di riuscirci?