5 Luglio 2023 - 12:27

Sampdoria, rischio penalizzazione alle porte: il motivo

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Una tegola improvvisa si è abbattuta ieri sulla Sampdoria, deferita dalla Procura Federale (con un documento in data 3 luglio) per il «mancato versamento, entro il termine del 30 maggio scorso – si legge nella nota – , di quota parte delle ritenute Irpef (pari a oltre 995 mila euro) e dei contributi Inps (per un importo di un milione 669 mila euro) relativi agli emolumenti dovuti ai tesserati nel primo trimestre 2023». Come riporta La Gazzetta dello Sport, l’avviso di conclusione indagini è stato notificato a due membri del CdA attualmente in carica, Gianni Panconi e Alberto Bosco, rispettivamente consigliere delegato e legale rappresentante pro tempore del club blucerchiato, che dal dicembre 2021 (insieme al presidente Lanna e al vicepresidente Romei, quest’ultimo dimessosi da pochi giorni) avevano retto la complicatissima gestione del club blucerchiato.

Ovviamente anche la Sampdoria viene chiamata direttamente in causa, visto che dovrà produrre un’adeguata documentazione difensiva se vorrà evitare una nuova penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B, non avendo fra l’altro ottemperato nei tempi corretti al pagamento degli stipendi ai tesserati successivamente al primo trimestre 2023. Situazione che potrebbe costarle una partenza a handicap (2 punti di penalizzazione per gli stipendi non pagati e 2 per la parte fiscale) in classifica. La Samp aveva patteggiato davanti alla Procura federale quest’ultima irregolarità sistemando la sua posizione. E la Covisoc ha confermato l’iscrizione al torneo.

Nuova tempesta alle porte

Quelli di fine maggio erano stati i giorni decisivi e carichi di tensione che hanno poi decretato, proprio la sera del 30 maggio, il definitivo passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova proprietà di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi. In quel momento non c’era però in cassa la necessaria liquidità, tanto che persino l’anticipo del paracadute per la retrocessione concesso in via straordinaria si era rivelato comunque insufficiente di per sé ad onorare le scadenze finanziarie di quel periodo. Ma questo era sembrato, comunque, il male minore, di fronte al rischio del fallimento e di una ripartenza dalle serie inferiori. Prevaleva l’aspetto positivo della vicenda.

Adesso, invece, mentre proprietà e area tecnica stanno cercando di bruciare i tempi per allestire in tempi record un organico competitivo per tentare subito la risalita in Serie A (la settimana prossima sono previsti raduno e partenza per il ritiro), arriva questo nuovo pesante colpo sul morale di tutto l’ambiente blucerchiato. Ora il club dovrà valutare anche a livello legale le contestazioni che gli sono state mosse e, a quel punto, elaborare una strategia difensiva. Di certo questo deferimento complica non poco le speranze della Sampdoria, che con la stessa scelta di Andrea Pirlo per la panchina aveva fatto intendere l’intenzione di tentare subito la risalita in A. La parola, adesso, va agli avvocati, proprio quando sembrava che il peggio, a tutti i livelli, fosse alle spalle.

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