Da oggi entra nel vivo la battaglia per partecipare alla prossima Serie B. Con la bocciatura di Lecco e Reggina dalla CoViSoc, le due società hanno annunciato ricorso e seppur per motivi diversi oggi scadono i termini per la presentazione dei reclami. I lombardi pagano un’istanza presentata in ritardo sullo stadio Euganeo di Padova, mentre i calabresi le inadempienze economiche datate 20 giugno. Ad ora, Saladini ha pagato tutte le pendenze dell’anno passato, ma restano alcune spettanze residue. La Reggina ha beneficiato di disposizioni federali a dicembre poi cambiate a gennaio, che secondo il club non possono agire retroattivamente. Sarà questo uno dei motivi del contendere in aula.
Ultimo atto
Entro oggi – si legge sul Corriere Dello Sport – le due società escluse dovranno presentare alla CoViSoc e alla Commissione Infrastrutturale le proprie difese, dimostrando di possedere i requisiti per l’iscrizione, mentre il 7 luglio ci si esprimerà in modo definitivo. Ad oggi, secondo il quotidiano, è difficile che possano essere ammessi in B i due club, che hanno violato i termini, anche se per il Lecco c’è l’attenuante dei play-off cominciati in ritardo.
E tanti interessi
Ad essere particolarmente con la antenne dritte sulla situazione sono soprattutto Brescia e Perugia, ultime due retrocesse dell’anno scorso, ma anche il Foggia (finalista play-off di C) è sul piede di guerra. I pugliesi, infatti, chiedono di modificare la norma che prevede la riammissione di due squadre cadette a scapito di una di terza serie. Santopadre e Cellino sono ovviamente alleati nel tornare in B, ma la parola passa al prossimo Consiglio Federale. Dopo la decisione, i club avrebbero altre 48 ore per ricorrere al Collegio di Garanzia del CONI ed entro fine agosto anche al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato.