Prima era soltanto un’idea, un’intuizione, ora è un vero e proprio laboratorio. Come scrive Il Secolo XIX, una nuova prestigiosa e innovativa realtà nel mondo del calcio professionistico, che nasce con il chiaro intento di rivoluzionare l’approccio dei club e dei dirigenti sportivi nel contesto dello scouting e del trasferimento dei calciatori. Scouting Department, si chiama.
Di cosa si tratta
Una neonata azienda con sede a Sarzana, il cui ideatore è Riccardo Pecini, ex direttore generale dello Spezia e già dirigente tra le altre di Sampdoria, Empoli, Monaco, Milan e Tottenham. Pecini è ripartito da qui, dopo l’addio che ha fatto rumore, dannoso per i Platek, in seno allo Spezia, dopo quella possibilità sfumata al Tottenham e i colloqui con Parma, Venezia, Sampdoria. «Scouting Department è la summa finale di anni di studio e di considerazioni sul calcio, – racconta Pecini – lo scouting e il valore sempre più preponderante oggi giorno delle piattaforme di analisi e statistica. I dati permettono di massimizzare le valutazioni e offrire a tutti gli stakeholders del calcio di avere un quadro il più attinente alla realtà relativamente al valore di un calciatore».
L’obiettivo
L’azienda sarzanese il cui claim è ben definito “all inclusive scouting in outsourcing” nasce con il chiaro intento di affiancarsi alle figure dirigenziali del calcio professionistico per ottimizzare la selezione dei grandi talenti del football. «L’Italia sconta un pesante ritardo rispetto a gran parte dell’Europa, se parliamo di supporto dei big data. L’approccio è ancora troppo statico e spesso la criticità risiede nella lettura dei dati stessi. Qui arriviamo noi, con una profonda esperienza di osservazione sul campo ed un team in grado di interpretare i dati e metterli a sistema nel mondo più redditizio».
Il team di supporto
Pecini è affiancato in questa nuova avventura da Mattia Biso e Marco Cunico, che erano con lui proprio allo Spezia, e da uno staff di figure con profonda esperienza nel calcio professionistico. Una visione decisamente innovativa, che ha già riscontrato grande interesse da parte degli addetti ai lavori e dalle dirigenze di diversi club italiani ed europei.
Un club per paese, lo sviluppo di una osservazione che può portare campioni. Una partnership in A, una in Premier, una in Olanda, un l’altra in Polonia, tutto molto settoriale. Sono esempi di come l’azienda si può diffondere e far crescere attorno a lei società calcistiche.
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