Resta vivissimo ancora oggi il ricordo della grande impresa sotto le bomber del 1944. Il 16 luglio è una data indimenticabile per ogni tifoso della maglia bianca, una vera e propria partita eroica che consegnò allo Spezia il titolo di guerra. Ricorre oggi il 79esimo anno da quella mitica giornata, in cui all’Arena di Milano i Vigili Del Fuoco della Spezia superarono in maniera impronosticabile il Grande Torino di Vittorio Pozzo campione in carica: 2-1, con doppietta di Angelini e in mezzo il gol di Piola.
Eroi
Un percorso incredibile, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e in un’Italia divisa. Lo Spezia, senza il presidente Perioli deportato, allestisce una squadra grazie al corpo dei propri pompieri, che giocando a pallone evitò il servizio militare formando il VV.F. Spezia, sotto la guida di Ottavio Barbieri. Dopo il trionfo nel girone zonale, i bianchi battono anche Suzzara, Carpi e Modena arrivando alle semifinali, in cui riescono a battere il Bologna e approdano all poule a tre finale, con Venezia e Torino. 1-1 contro i lagunari, poi l’incredibile 2-1 sui granata, con questa formazione: Bani, Borrini, Amenta, Gramaglia, Persia, Scarpato, Tommaseo, Rostagno, Costa, Tori, Angelini. Era il 16 luglio e c’era già il sapore di impresa, certificata 4 giorni più tardi, al successo 5-2 del Toro con il Venezia, consegnando la vittoria allo Spezia. La FIGC, contrariamente a quanto predisposto, decretò che la squadra vincitrice avrebbe vinto la Coppa Federale del campionato di guerra e non il regolare tricolore. Soltanto nel 2002, la stessa Federazione riconobbe il riconoscimento del titolo onorifico per quel campionato, con uno scudetto che in ogni stagione campeggia sulle maglie bianche.