La stagione comincia, ma mancano diverse indicazioni sul futuro. Questo è il caso del Brescia e anche del Lecco, che iniziano i lavori per la nuova stagione con la riserva della spada di Damocle del tribunale federale che potrebbe mischiare le carte. Le Rondinelle sperano nella riammissione dopo la bocciatura della Reggina, mentre l’ammissione dei blucelesti ha mandato su tutte le furie Perugia e Foggia, pronte alla battaglia legale. Tre gradi di giudizio che probabilmente faranno rinviare lo start della stagione, ma intanto Brescia e Lecco sono regolarmente in ritiro più o meno con gli stessi elementi della scorsa stagione. La Gazzetta Dello Sport analizza il momento di entrambe.
Brescia
Retrocesso nel play-out con il Cosenza, con tanto di invasione dei propri ultras e sconfitta a tavolino, oggi i 26 presenti quella sera sono ancora lì con Gastaldello in panchina. L’unica novità è… in dirigenza, con il DS Castagnini tornato in Lombardia. Prima di tutto bisognerà attendere il pronunciamento del CONI, poi si potrà tornare a parlare di B.
Lecco
Clima diverso per i manzoniani, che hanno sfangato l’iniziale esclusione ma non possono cantare vittoria: la squadra ha fatto un primo allenamento prima di raggiungere il ritiro di Saint Vincent. Fra i 29 convocati c’è il solo il giovane Boci, prelevato in prestito dal Genoa. Servirà molto di più, con la società che sta conducendo il mercato ma bisogna aspettare. Oggi in arrivo una sentenza che potrebbe mettere l’incubo del tutto alle spalle.