È arrivato in ritiro già da qualche giorno, ma l’ufficialità è stata certificata solo più avanti. Filippo Bandinelli ha già esordito in maglia bianca nel buon test con il Sassuolo e ora ha espresso anche le sue prime sensazioni nella nuova avventura. Ecco i principali concetti raccontati ai microfoni dei canali ufficiali dello Spezia Calcio.
Prime impressioni
Sono molto contento di essere qui, ho trovato una squadra che mi ha accolto alla grande e sono stati tutti molto bravi nel farmi sentire a mio agio. Sono giorni impegnativi ma c’è grande entusiasmo e voglia di fare. Ho visto una squadra con le idee e chiare e stiamo lavorando bene.
Addio Empoli
Ho visto nello Spezia un progetto importante e una società ambiziosa, che vuole fare le cose in grande. Io mi sono sentito voluto e mi ha dato l’entusiasmo e la voglia di venire qui e spero di fare una grande annata per riportare entusiasmo. Avevo sentito sia Nikolaou che Zurkowski, che sono stati miei compagni: con il polacco siamo complementari, siamo di gamba e nel modo di giocare di Alvini possiamo fare bene così come gli altri centrocampisti. Mi hanno parlato bene di Spezia come società e gruppo e anche loro hanno contribuito alla scelta. L’addio? C’era questa opportunità che a me affascinava molto e sono stato contento di poterne fare parte. Era arrivato il momento giusto per fare questa scelta.
Centrocampo e sensazioni
In B i nomi contano fino a un certo punto, dovremo essere bravi a dimostrare il nostro valore in un campionato difficile. Ci saranno momenti complicati e dovremo gestirli al meglio, ma sappiamo che siamo una squadra forte e cercheremo di dimostrarlo sempre. Nella prima amichevole abbiamo incontrato un avversario forte e mi sono sentito subito a mio agio. È solo calcio di agosto e i ritmi sono inferiori, ma mi sono trovato molto bene anche se devo ancora capire bene quello che chiede l’allenatore. Ho cercato di fare del mio meglio. Penso che nei tre di centrocampo possa giocare un po’ ovunque, non abbiamo ruoli fissi. Come mezzala o mediano posso ricoprire entrambi i ruoli. Alvini è un allenatore che ha le idee chiare e fa capire quello che vuole, mi piace come concepisce il calcio.
Leadership
Spero di essere un leader, cercherò di dare tutto perché i nostri tifosi sono passionali e ci danno tanto e quando sono venuto a giocare da avversario al Picco ho sempre avuto molta difficoltà in quell’ambiente. Penso di non averci mai vinto. Mi auguro di poter dimostrare in ogni partita il mio valore ogni volta che scenderò in campo. Dopo una retrocessione gli strascichi ci sono, ma sarà fondamentale non parlare più della scorsa stagione perché bisogna pensare al presente e a ciò che ci sarà da fare, dimostrando di essere una squadra forte. La continuità farà la differenza e ci faremo trovare pronti.
Hobby
Questa passione per la pittura è nata durante il Covid perché con tanto tempo libero ho provato a dipingere. Penso di poter dire di non essere un pittore.
Infortunio a Wiśniewski e compagni
L’anno scorso l’ho visto giocare, è veramente forte e mi dispiace molto per il suo infortunio ma lo aspettiamo. Spero possa recuperare al meglio perché è molto forte. Ci sono però tanti giovani interessanti: Sanca, Cipot sono davvero bravi, Candelari è molto interessante. Sono arrivato da poco per dirlo con convinzione, ma sono giovani in grado di farsi valere.
Messaggio per i tifosi
Sono molto contento di essere qui, la piazza è davvero passionale e ci darà una mano. Cercheremo di contraccambiare l’affetto sul campo con attaccamento alla maglia e voglia di vincere in tutti i match. Con il loro supporto faremo del Picco il nostro fortino e mi auguro di toglierci grandi soddisfazioni insieme.
perché ? è lecito anche non dare sempre il massimo ?
e a empoli per caso giocava al risparmio ?
staremo a vedere ….
Mai sentito giuro un calciatore ormai sempre più simili a pop star uscite dalla bocconi affermare di essere convinto del progetto e del picco stadio caldo..si d’estate e d’inverno? il progetto? Salvare la b..ma sarà dura e il pubblico il 15 uomo in campo..
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Ehi ragazzi (Benso e DDM)!!! Andiamoci piano. E’ solo la prima intervista, spesso si parla di cose che ancora non si conoscono, sensazioni, percezioni. La conoscenza verrà con il tempo. Se è venuto a La Spezia pur avendo un contratto fino al 2025 con l’Empoli, ci sarà anche qualche ragione, naturalmente più di una. Ingaggio, insoddisfazione per le prospettive offerte dalla squadra di partenza, valutazione molto positiva della squadra di arrivo che, pur di categoria inferiore, offre, almeno sulla carta, ottime prospettive. La serie A resta il sogno di ogni calciatore: e lui è un veterano delle scalate da B in A.