La Nazione oggi in edicola dedica un approfondimento legato a Luciano Spalletti, ex aquilotto che da poche ore è il neo CT dell’Italia. Arrivò in maglia bianca nell’estate del 1986 dall’Entella nello scetticismo generale, anche perché sbarcato fra i professionisti solamente l’anno prima e con un pedigree non certo di prima linea. La scelta non convinse, il ragazzo sì: da subito segnò a Fano un gol preziosissimo, dimostrandosi in seguito un grande uomo da Picco. Uomo di carisma, seppur dai piedi non fatati e con il ritorno di Carpanesi in panchina Spalletti sbocciò del tutto. Dalla C1 arrivò la salvezza, poi un sesto posto nel 1988, l’accesso alla Coppa Italia vera e propria per la prima volta dal Dopoguerra, fino alla B sfumata nel 1989 soltanto all’ultima giornata. Poi, “Lucio” finì ad Empoli, in cui inizierà poi anche una carriera in panchina di ascesa esponenziale.
Dal Canaletto all’azzurro
Il quotidiano si focalizza poi su Marco Domenichini, storico vice di Spalletti in tutta la sua avventura in carriera. Spezzino, classe 1958, sarà vice anche in azzurro di Spalletti, continuando un connubio che va avanti da tanto tempo. Ben 50 anni fa, Domenichini si metteva in luce nel Canaletto, poi nel 1974 il passaggio alla Fiorentina e l’inizio di una carriera dalla C alla A, con il Pescara. Proprio la formazione nostrana in maglia gialla ha voluto congratularsi con questo ragazzo divenuto uomo, in una foto che lo ritrae assieme a Vittorio Braguzzi, storico dirigente tuttora nell’organigramma. Curiosamente, si legge, nella sua carriera l’allenatore non ha mai giocato nello Spezia, ma solo affrontato da avversario, prima di legarsi sportivamente a Spalletti dal 1997 a Empoli. L’ha seguito in tutte le avventure, nel bene e nel male e anche nei trofei con la Roma fino in Russia allo Zenit. Ora sarà di nuovo con lui in Nazionale.