Siamo appena alla seconda partita, ma lo Spezia è già atteso al primo trappolone di stagione in quel di Catanzaro. I calabresi sono partiti subito alla grande, imponendo lo 0-0 a Cremona e battendo domenica sera a Lecce in campo neutro la Ternana, al termine di un match che ha visto gli umbri sugli scudi, ma uscire condannati dalle loro ingenuità. D’altra parte, quando una squadra è abituata a vincere, continua a farlo.
Mina vagante
Nella scorsa stagione, il Catanzaro ha dominato il suo girone di C con 30 vittorie in 38 partite, 96 punti e ben 102 reti all’attivo. Se avesse azzeccato gli innesti, la squadra del confermatissimo Vivarini si candiderebbe a rivelazione. Domani sera, poi, si giocherà nel ribollente catino del Ceravolo, probabilmente esaurito per il debutto davanti ai propri tifosi, in un terreno che a cavallo tra i ’70 e gli ’80 era solito mietere vittime illustri nella difficilissima Serie A di allora, a 16 squadre e 3 retrocessioni. Tutti questi fattori devono mettere in guardia una squadra come lo Spezia che, al contrario, eredita una tradizione perdente dalla scorsa annata, con appena 31 punti e solo 6 vittorie. Mentre il Catanzaro vince senza meritarlo, il che in realtà è un grande merito per una squadra di calcio, lo Spezia a Bolzano (e prima ancora col Venezia in Coppa Italia, superato solo ai rigori) non ha vinto pur meritandolo, punito da una fase difensiva troppo blanda.
Recuperi importanti
Come scrive La Nazione, ci si aspetta una prestazione più attenta e in questo senso il recupero di Bastoni può essere un’arma in più verso una trasferta per niente abbordabile. Un altro jolly potenziale per gli Aquilotti è costituito dalle bizzarrie del calendario, che si spera oggi vengano archiviate una volta per tutte dal Consiglio di Stato: il Catanzaro gioca dopo appena tre giorni, con tutte le difficoltà del caso, mentre lo Spezia ha avuto dieci giorni per preparare questa partita, di fatto una sorta di secondo ritiro. Un assist che, qualora non venisse sfruttato, potrebbe trasformarsi nel più classico dei boomerang per una squadra già alle prese con una decina di trasferte consecutive.