Indimenticata gloria aquilotta degli anni ’80, Giuseppe Pillon ha indossato con onore la maglia bianca per ben tre anni dal 1985 al 1988, vincendo un campionato di C2 per poi sfiorare la Serie B. Centrocampista vecchio stampo, che in riva al Golfo ha totalizzato 89 presenze con anche un gol. Oggi è un allenatore di esperienza, che vanta una lunga carriera: 19 panchine diverse, con la Triestina ultima squadra guidata, fino a luglio 2021. La redazione di Spezia1906.com lo ha contattato Bepi in esclusiva per avere una sua opinione sulla squadra di Alvini che sta affrontando il campionato di Serie B. Per gli aquilotti non un inizio brillante, dato che hanno raccolto un solo punto in tre gare, scatenando così le proteste del popolo spezzino.
Lo Spezia ha iniziato il campionato in maniera negativa ottenendo un solo punto in tre gare, che cosa si aspetta dalla stagione?
Lo Spezia può ambire a vincere il campionato, per l’organico che ha e perché proviene dalla Serie A. L’unico problema che può avere è quello di calarsi nella mentalità della Serie B che è molto diversa da quella della A.
Cosa ne pensa del mercato, l’ha soddisfatta?
È arrivato un nuovo allenatore e le cose sono cambiate. Anche il sistema di gioco è diverso, perciò ci voleva un adattamento anche a quello che è il modo di fare dell’allenatore. Inoltre il mister deve cercare di conoscere i nuovi che sono arrivati e introdurli in squadra nel miglior modo possibile.
Secondo lei a che tipo di campionato potrà ambire lo Spezia?
Sicuramente lo Spezia potrà ambire ad arrivare nelle prime posizioni.
Quanto sarà penalizzante giocare a Cesena le prime gare?
È molto penalizzante: un conto è giocare in casa con il pubblico che io conosco bene, un altro fuori. Il tifo è eccezionale e dà sempre una spinta a fare bene, come se fosse il dodicesimo uomo in campo. Al Manuzzi è come giocare in trasferta, perciò penso che ci saranno delle difficoltà anche per questo.
Cosa ne pensa della dura contestazione da parte dei tifosi verso la società?
Spezia è un ambiente caldo. Se le cose vanno bene, anche i giocatori arrivano ai massimi livelli perché vengono spinti a fare bene dal pubblico. Invece quando le cose vanno meno bene vi è il rovescio della medaglia, perché la piazza è esigente. È chiaro che scendendo di categoria i tifosi pensano che sia giusto giocare per vincere il campionato, quindi realizzare di aver ottenuto un solo punto in classifica non è piacevole per nessuno.
Come ha preso l’addio di Bastoni arrivato nell’ultima giornata di mercato?
Queste sono scelte personali, bisognerebbe sapere con precisione come siano andate le cose, come siano state sviluppate. Perciò non mi permetto di giudicare non sapendo come sia la questione.
Cosa si aspetta dalla sfida di campionato che avrà contro il Venezia?
Sarà una partita tosta, durissima perché il Venezia è un’ottima squadra e ben organizzata. Il loro allenatore ha fatto un ottimo lavoro nello scorso campionato, riuscendo a farli arrivare persino ai play-off. Quest’anno è partito con il piglio giusto e ho visto una squadra tosta, aggressiva e che non molla mai. Concede poco e sa sfruttare bene le occasioni da gol: sarà un bel banco di prova, non certo una partita facile.
Che idea si è fatto di Alvini, le piace come allenatore?
Ha molta esperienza, ha fatto tanta gavetta. Ha avuto la fortuna di far bene a Perugia, poi a Cremona purtroppo le cose non sono andate bene. Adesso riparte dallo Spezia e avrà tante motivazioni per dimostrare il suo valore.
Pillon , un Grande che ci ha lasciato tanti bei ricordi con i suoi compagni.
Lo chiamavamo ” Diesel ” , correva per 90 minuti , dava tutto quello che aveva in campo ed
era una spinta per tutta la squadra .