Luca Moro non vede l’ora di tornare protagonista in maglia Spezia e anche i suoi social non mentono. La gara saltata con il Como per febbre e l’errore dal dischetto a Catanzaro gridano vendetta e l’attaccante racconta ai microfoni de Il Secolo XIX le sue ambizioni: “L’anno scorso ho sparato la doppia cifra come obiettivo e non ci sono riuscito, quest’anno vivo alla giornata e spero di farne più possibile a partire da venerdì“. Ed effettivamente il feeling con la rete non gli manca, ovunque sia stato la firma l’ha lasciata sempre.
Buone sensazioni
“A Spezia mi sono trovato bene da subito, ci sono tanti giovani con cui ho legato e alcuni – come Serpe – già li conoscevo” racconta. Sono tutti agli ordini di capitan Nikolaou, che fa sentire la sua presenza in campo e farsi ascoltare, ma anche lo stesso Moro là davanti ha tanta responsabilità: “La vivo serenamente, deve essere sempre un gioco. C’è più pressione, ma io cerco sempre di dare il massimo con il fondamentale aiuto della squadra. Poi il mio ruolo non è soltanto gol e assist, devo far girare la squadra con i giusti movimenti” spiega. Dopo la valanga di gol a Catania la tappa a Frosinone che ha significato promozione, una bella storia congegnata da Angelozzi, che lo ha poi anche consigliato di accettare lo Spezia.
Nuova vita
E ora, agli ordini di Alvini, la stagione non è cominciata nel migliore dei modi: “Mi chiede di dare profondità e mi permette di apprendere cose nuovi stili di gioco diversi e per crescere. I risultati non sono arrivati ma stiamo lavorando per trovare il giusto equilibrio. Ci vorrà tempo, tanti elementi vengono da esperienze diverse ma presto giocheremo più spensierati” aggiunge. E poi conclude: “Penso positivo perché vedo come lavoriamo ogni giorno, presto vedrete anche i risultati“.