È un primo giorno di scuola ritardato per Daniele Verde, che a Venezia bagnerà probabilmente il suo esordio stagionale in campionato in maglia bianca. Il fantasista viene da un anno tormentato: tante noie fisiche, telefono caldo per il mercato, ma alla fine è rimasto allo Spezia per diversi no detti e ricevuti. Con il reintegro a tutti gli effetti, Alvini si ritrova in casa un’eccellenza dell’era recente del club: 122 gare complessive in A, 88 in maglia bianca, 22 gol e 9 assist. Un pedigree importante per una squadra che ha bisogno di gol e giocate: Verde ha già segnato gol pesanti.
Funambolo
Il Secolo XIX ricorda alcune delle sue giocate più belle: il meraviglioso gol alla Lazio all’Olimpico, quello al Milan in casa e quello al Picco con la Samp, il rigore di Salerno, il 2-3 di Udine con Motta. Il giocatore ha cercato di essere sempre al meglio e importante, anche con quella doppietta ad Empoli purtroppo vanificata. Da lì tanti stop e pochi sorrisi, uno spareggio al Mapei sofferto. Ora è lui a poter cambiare la stagione (almeno fino a gennaio) nel pieno della maturità e Alvini lo sa bene: “ho sempre parlato con lui, ora potrà darci una mano” ha detto. La quota cento presenze è vicina, se non altro lo metterebbe ancora in evidenza. E poi chi meglio di un napoletano per sconfiggere la cabala?