«In questi 4 anni abbiamo realizzato qualcosa di molto importante». 365 giorni dopo, il mondo si è capovolto per Carmelo Salerno. Come riporta La Gazzetta di Reggio, il presidente della Reggiana, nella serata della presentazione della sua squadra alla città, guarda avanti al quarto sogno da provare a centrare: la salvezza in Serie B, quella categoria tanto voluta e cercata attraverso sforzi dentro e fuori dal campo. «Abbiamo bisogno di un po’ di tempo – prosegue Salerno – tra un mese e mezzo potremo esprimerci molto meglio portando tutti i giocatori in forma. A inizio settembre sono arrivati dei giocatori che hanno bisogno di trovare il ritmo partita. Siamo comunque felicissimi del lavoro che sta facendo lo staff, bisogna solo avere un altro po’ di pazienza». C’è rammarico per la gara di sabato scorso contro la Cremonese, ma allo stesso tempo la consapevolezza di aver messo in difficoltà una grande squadra. Ora la testa è già rivolta alla gara di sabato al “Manuzzi” contro lo Spezia. «Questa è la serie B, ma ci teniamo l’orgoglio di aver fatto fare una brutta figura alla Cremonese nel primo tempo. Lo Spezia è una squadra molto forte – conclude il massimo dirigente granata – speriamo di fare risultato anche lì».
Parla anche il vicepresidente Fico
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente Giuseppe Fico. «Abbiamo incontrato in questo inizio quattro squadre destinate a disputare un campionato importante e ci avrei messo la firma per ottenere dei pareggi contro Como, Parma e Cremonese – le sue parole – l’unica partita dove potevamo fare meglio è la prima col Cittadella, ma era l’inizio». Anche per Fico, in ogni caso, un pizzico di rammarico sulla partita contro Coda e compagni c’è: «Peccato, è vero, ma se andiamo a guardare l’11 iniziale e i campi che hanno fatto vediamo che hanno elementi di categoria superiore. Andiamo avanti, siamo sulla strada giusta, Nesta è una persona molto umile oltre che un grande lavoratore: questo alla lunga paga». La Reggiana sabato, sul campo del Manuzzi, ritroverà Massimiliano Alvini, una figura che in un senso o nell’altro ha segnato la storia del club. Dopo la promozione del 2020 è infatti arrivata la retrocessione dell’anno seguente, prima che Alvini ritrovasse la B col Perugia e addirittura recitasse il ruolo di «bimbo al lunapark” nel viaggio in serie A con la Cremonese. Ora, dopo una chiusura del rapporto non idilliaca, le strade si ritrovano: «Sono molto legato ad Alvini e al suo staff, è stata per noi una persona molto importante. So che loro hanno bisogno di punti – conclude Fico – ma anche noi».