Lo chiamano per risolvere problemi. Come Mr. Wolf di Pulp Fiction, lui entra e aggiusta situazioni, l’ultima con lo Spezia, avviando una rimonta insperata. La nuova versione di Leonardo Mancuso sta fruttando al Palermo punti importanti. Tre gol in 9 giornate, gli stessi di Brunori, ma tutti da subentrato. Sotto il profilo dei numeri si sta muovendo in linea con le sue annate più importanti con Pescara e Empoli, segno che sta ritornando sui suoi livelli. Di seguito quanto raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, eccone un estratto.
Le parole di Mancuso
È normale che ci siano stagioni dove le cose girano di più e altre dove girano di meno, ma il mio modo di essere, di applicarmi è sempre stato lo stesso. Gol dalla panchina? È un punto di forza. A Empoli, chi subentrava spesso incideva. Stessa cosa a Monza. Quando hai un gruppo di giocatori bravi e si crea la condivisione da parte di tutti è facile assistere a un fenomeno del genere. Spezia? Ha fatto un’ottima partita ed è un’ottima squadra. Abbiamo ribattuto colpo su colpo. Per come è andata prendiamo il punto con positività. Significa che non molliamo mai. Vinte tutte in trasferta e non in casa? I numeri farebbero pensare questo, ma non c’è un problema a giocare in casa. Sappiamo che dobbiamo dare qualcosa in più, è vero, la gente viene anche per divertirsi. Alla lunga credo sarà un’arma in più per noi. L’altra sera ho segnato il primo gol al Barbera e posso assicurare che è stato indescrivibile.
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